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ATTUALITÀ | 07 aprile 2017, 10:25

Filiere integrate, nuove produzioni, associazioni fondiarie, marketing ed e-commerce

La montagna punta sull'agricoltura primo pilastro dell'economia. Seminario Uncem a Torino

Filiere integrate, nuove produzioni, associazioni fondiarie, marketing ed e-commerce

L'agricoltura è per la montagna il primo pilastro dello sviluppo economico. Lo dimostrano i dati del Psr del Piemonte, con le 400 domande di insediamento di nuove imprese registrate nel 2016. Ma anche l'opportunità di tornare a coltivare sui versanti vite e luppolo, nocciolo ed erbe officinali; una nuova filiera zootecnica stanziale e una migliore gestione dei boschi di castagno, 100mila potenziali ettari produttivi. Questi e altri elementi saranno al centro del seminario che Uncem ha organizzato a Torino oggi, venerdì 7 aprile"La centralità dell'agricoltura per lo sviluppo della montagna" il titolo dell'iniziativa alla quale interverranno tecnici, amministratori di Comuni e Unioni montane, docenti universitari, produttori agricoli, titolari di aziende, giovani e studenti, decisori politici, rappresentanti di associazioni di categoria.

"Vogliamo capire come modernizzare l'agricoltura di montagna - evidenzia Lido Riba - presidente Uncem Piemonte. È la principale fonte di produzione e occupazione. L
'agricoltura  ha un fortissimo bisogno di aggiornamento dei sistemi organizzativi perché tra la produzione di beni e la relativa distribuzione al consumo intercorrono un certo numero di ore di lavoro che costituiscono la 'filiera' e che portano a un aumento comunque esponenziale del valore iniziale del prodotto". 

Vi è dunque la necessità di organizzare la produzione sulla base di filiere che possano "catturare" a favore dei produttori una quota più consistente e più equa del valore aggiunto di filiera. Il primo elemento di modernizzazione del sistema produttivo montano riguarda la creazione delle filiere, in particolare per la produzione casearia e per la castanicoltura e l'ortofrutta.

"Nelle aree montane del Piemonte - prosegue Riba - vi è la possibilità, nonché l’opportunità, in particolare per le zone più basse, di esaminare nuove proposte di produzioni compatibili con i caratteri del terreno e attualmente abbastanza redditizie. Si tratta della coltivazione delle nocciole e della produzione del luppolo per i birrifici artigianaliAltro tema molto importante è la costituzione delle associazioni fondiarie, per la creazione delle unità aziendali minime per la configurazione di moderne aziende agricole. Ultimo aspetto molto rilevante riguarda l'organizzazione di imprese capaci di affrontare professionalmente la multifunzionalità delle aziende agricole montane e cioè il tema delle cooperative di comunità che possono gestire attività produttive in più settori e svolgere i lavori pubblici ad affidamento diretto".

c.s. Uncem

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