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ATTUALITÀ | 08 giugno 2017, 10:19

Vercelli: Al via il Progetto “Safety air Drone”

Grazie all'impiego di personale specializzato (in possesso di attestato di pilotaggio riconosciuto dall'Ente Nazionale Aviazione Civile – E.N.A.C.-) e di Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (S.A.P.R.) inseriti in una struttura denominata “Operatore”, accreditata presso E.N.A.C., si pone all'avanguardia nel sistema Protezione Civile del Piemonte

Vercelli: Al via il Progetto “Safety air Drone”

Sabato 10 giugno prossimo, presso il Presidio Territoriale di Protezione Civile di Via Borasio, 6 a Vercelli, l’Associazione Nazionale Carabinieri - Ispettorato Piemonte e Valle d’Aosta, presenta la nuova “UNITA’ S.A.P.R.”, (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), meglio noti come “DRONI”. 

Questi moderni strumenti si rivelano utilissimi in operazioni di Protezione Civile, per attività di monitoraggio del territorio, e in tutte quelle circostanze che metterebbero a rischio l’incolumità e la sicurezza dei soccorritori, offrendo la possibilità di riprese dall’alto con videocamere ad altissima definizione e sensori termici che permettono di rilevare presenze umane anche di notte e o in zone  coperte da fitta vegetazione, ideali in situazioni di ricerca di vittime di incidenti o dispersi.

Per l’utilizzo dei DRONI più sofisticati è necessaria una apposita abilitazione dell’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) del tutto analoga al brevetto di volo civile, e sono ben 12, distribuiti in tutte le provincie del Piemonte, i volontari A.N.C. che hanno superato il corso di pilotaggio presso la scuola di Volo di Montalto Dora.

Attualmente l’A.N.C. piemontese dispone di due DRONI “Sparvier” di ultima generazione  allestiti dalla Società Mesodrone di San Gillio (TO), acquistati con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Caratteristiche tecniche sono l’impermeabilità per operare anche in caso di pioggia, videocamera, termocamera e  geolocalizzatore satellitare, che permette di rilevare esattamente la posizione al suolo di quello che gli operatori a terra “vedono” attraverso le telecamere. I piloti infatti operano sempre in coppia per poter garantire in ogni situazione il controllo dell’aeromobile e delle immagini e delle informazioni trasmesse a terra. Spesso, specialmente in caso di calamità naturali e emergenze improvvise, è necessario esplorare edifici pericolanti, cumuli di macerie, zone di frana o torrenti in piena, e per questo motivo il Nucleo si è dotato anche di un terzo drone, modello “MX250”, con caratteristiche di inoffensività (può volare in città e con sorvolo di persone), piccolo e maneggevole (pesa solo 250 gr.), che permette interventi mirati in piccoli spazi pur conservando buona parte delle potenzialità dei suoi fratelli maggiori.

Nel corso della presentazione verranno illustrate nel dettaglio le caratteristiche e l’utilizzo dei mezzi in una dimostrazione che vedrà impegnati a turno tutti i piloti e i mezzi in dotazione in simulazioni di intervento.

c.s.

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