Riceviamo e pubblichiamo.
A un anno dalla riorganizzazione dell’ASL Vercelli, sono diventati innumerevoli i problemi che gravano sui cittadini del Vercellese.
Hanno chiuso importanti reparti quali Oncologia, cure intermedie, Reumatologia, D.O.M e - di recente - il reparto per malati terminali (A.M.A.P) e il Country Hospital di Varallo.
Non è mai stata ufficializzata l’apertura del servizio semi-intensivo del DEA e il Pronto Soccorso è in una situazione di stallo.
Non vengono sfruttati i laboratori con alte potenzialità tecnologiche, dove il personale è ridotto al minimo.
Il reparto di Pediatria non ha adeguato il personale infermieristico.
I CAVS sono diventati posti letto per malati acuti anziché per pazienti stabilizzati.
Gravi problemi per l’assistenza ai malati oncologici e dializzati.
Anche gli uffici amministrativi risultano privi di personale numericamente adeguato con lunghe code agli sportelli.
In sintesi, la riorganizzazione dell’ASL ha portato ad avere 80 posti letto in meno e la perdita di bravi professionisti sanitari, ma di contro ha comportato un aumento esponenziale dei carichi di lavoro e gli operatori arrivano anche ad avere turni di 12 ore e giorni di ferie non godute degli anni precedenti.
Per denunciare una riorganizzazione che ha condotto nel pieno ‘caos’ la sanità vercellese è convocata una Conferenza stampa Mercoledì 14 giugno, alle ore 11.30, via Laviny 10 a Vercelli.
Contestualmente verranno illustrate le ragioni del presidio della Rsu Asl ’VC’ che Cgil, Cisl e Uil sosterranno mercoledì 21 giugno, davanti all’ospedale di Vercelli e Borgosesia, a cui tutta la cittadinanza è inviata a partecipare.