Valsessera - 20 novembre 2017, 12:10

Pray: Scioperi e “bocia” nelle fabbriche biellesi di fine Ottocento

Pray: Scioperi e “bocia” nelle fabbriche biellesi di fine Ottocento

Prosegue la collaborazione tra Teatrando e il DocBi. Nel settembre del 2016 la compagnia realizzò uno spettacolo sulla figura del soldato-imprenditore Giuseppe Ubertini, collegato alla mostra “Grigioverde: dal telaio alla trincea”. Quest’anno, all’inizio di settembre, gli attori hanno partecipato a “Turno di notte”, animando con quattro scene a tema la passeggiata notturna sul sentiero che un tempo veniva percorso dagli operai che dalla frazione Baltigati di Soprana scendevano a lavorare alla Fabbrica della Ruota di Pray. Nel fine settimana sarà proposto un nuovo spettacolo, collegato a un progetto di studio e ricerca, che ha coinvolto anche la biblioteca di Biella e il Centro Studi Piero Gobetti di Torino e che sarà quindi replicato anche nel capoluogo piemontese.

Intitolato “Bambini in fabbrica: i bocia di Einaudi e Gobetti”, in scena domenica 26 novembre alle 16, alle 18 e alle 20 alla Fabbrica della Ruota di Pray (replica Sabato 2 dicembre alle 18 e alle 21 al Polo Novecento di Torino), lo spettacolo racconta il lavoro minorile, molto presente nel processo di industrializzazione del Biellese. Negli opifici tessili dell'Ottocento e del primo Novecento i bambini erano infatti una presenza non solo normale, ma addirittura essenziale per l'attività produttiva.

Il testo, scritto da Danilo Craveia, ruota intorno alle figure di Luigi Einaudi e Piero Gobetti. La realtà dei piccoli biellesi in fabbrica fu svelata nel 1897 da Einaudi, all’epoca giovane corrispondente de La Stampa, che, inviato nel Biellese per seguire gli scioperi in corso, si rese conto della portata di quest’altro fenomeno. Nel 1924 Gobetti pubblicò i testi di quell’inchiesta nel volume “Le lotte del lavoro”. Il racconto teatrale immagina quindi i due personaggi che, impegnati nella correzione delle bozze, rievocano, attraverso una serie di flashback, gli incontri che il giovane Einaudi fece nel Biellese con operai, imprenditori, gente comune, donne e naturalmente i “bocia”, termine con cui s’identificavano i piccoli operai.

La regia teatrale è firmata da Veronica Rocca, che ha scelto di sfruttare gli spazi e i macchinari esposti nella Fabbrica della Ruota, reinventandoli e trasformandoli nelle scenografie dei diversi quadri. Il pubblico ascolta Einaudi e Gobetti intenti nel loro dialogo e li segue, anche fisicamente nello spazio, mentre dipanando il filo dei ricordi. Questi si manifestano attraverso i vari personaggi, che prendono vita affiorando dalla nebbia del passato.

Personaggi e interpreti: Piero Gobetti (Giuseppe Marrone), Luigi Einaudi nel 1923 (Paolo Zanone), Luigi Einaudi nel 1897 (Duccio Zanone), Emanuele Sella (Marco Strona), Tonin il carrettiere (Frankino Bertuzzi), Pero un bocia (Roberta Di Lanzo), un padre (Enrico Linty), una madre (Floriana Malagnino), il loro figlio Giacomo (Leonardo Folcia), Cesare Bozzalla (Mattia Pecchio), Don Giovanni Coppa (Gianluca Marchi), un uomo con giornale (Claudio Folli), un conoscente (Alfredo Barausse), Rosina (Hillary Porta), Maria (Ilaria Gariazzo) e Teresa (Annalisa Zini).

Il disegno luci è di Roberto Perin.

Si consiglia la prenotazione: 333.5283350.

c.s.

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