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COSTUME E SOCIETÀ | 05 marzo 2018, 09:49

Dai campi alle strade, per lavorare come spazzaneve

Coldiretti in prima linea nell'emergenza neve (mentre il freddo crea preoccupazione per le colture in campo e in serra)

Dai campi alle strade, per lavorare come spazzaneve

Ci sono anche i trattori spazzaneve delle imprese agricole di Coldiretti a fronteggiare la nuova emergenza neve che, in questo fine settimana, sta portando sulle due province fiocchi anche in pianura.  Non solo: il Burian’siberiano arrivato ormai più di una settimana fa sta colpendo duro anche il territorio, con un’ondata di gelo che, già nei giorni scorsi, ha fatto precipitare sottozero la colonnina di mercurio anche in pianura, fino a meno 5/8 gradi in pianura e addirittura punte di -19 in Alta Valsesia.

L’agricoltura è impegnata per dare una mano: con i loro trattori, infatti, gli imprenditori agricoli della Coldiretti stanno contribuendo a pulire le strade - anche in città - e distribuire il sale contro il pericolo del gelo.    

C’è timore anche per le colture: il forte e repentino abbassamento della temperatura, accompagnato anche dalle forti gelate in pianura, potrebbe danneggiare le produzioni in campo e in serra come verdure e ortaggi, cereali autunno vernini, ma anche per gli alberi da frutto.  In particolare c’è apprensione per le piantine appena nate e i rami delle specie frutticole.

L’ondata di gelo arriva dopo un mese di gennaio caldo con temperature massime di 3,3 gradi superiori alla media storica e un 2017 che si è classificato in Italia come il sesto più caldo della storia con una temperatura superiore di 1,16 gradi la media di riferimento, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr.

Non si tratta però di un caso isolato ma siamo di fronte – sostiene la Coldiretti - agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro.  Anche sul territorio delle due province si sono moltiplicati gli eventi estremi, sfasamenti stagionali: è ancor vivo il ricordo delle gelate tardive dell’aprile 2017 nel Vercellese e Biellese, che hanno causato riduzioni drastiche ai raccolti e alla vendemmia, con un crollo record del 70% nella produzione di miele.

Dal nostro corrispondente di Vercelli

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