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SPORT | 04 agosto 2018, 08:00

Il salto quale specialità dello sport dello sci

Il salto quale specialità dello sport dello sci

Il salto con gli sci è uno sport in cui gli atleti muniti di sci scendono lungo la rampa di un apposito trampolino e da lì spiccano un balzo, cercando di atterrare il più lontano possibile. Oltre alla lunghezza del salto, il risultato finale dipende anche dai punti di stile, assegnati da una giuria, in una scala da 1 a 20 (punteggio massimo).

I trampolini si dividono anzitutto in quattro categorie:

Trampolini-scuola fino a 50 m;
Trampolini normali fino a 70 m;
Trampolini grandi fino a 90 metri;
Trampolini per gare di voli che sono quelli portata maggiore.

Ogni trampolino è costituito da una pista di lancio, che termina nel << dente di stacco>>, sul cui spigolo prende slancio il volo del saltatore. Vi sono poi la pista di atterraggio, il piano di arrivo e il punto critico, oggi ribattezzato <<punto normale>>, cioè il punto oltre al quale il saltatore corre il rischio se lo supera del 10%, di schiacciarsi al suolo perché atterrebbe sul piano anziché sulla pendenza.

Per quanto riguarda la misurazione di un salto, il regolamento dice: una cordicella metrica (nastro di misurazione) viene fissata prima della gara allo spigolo del dente e tesa lungo il bordo della pista di atterraggio.

La lunghezza di un salto è la misura che va dallo spigolo superiore del dente al punto medio tra i piedi del saltatore nell’attimo in cui gli sci toccano la neve.

Speciali segnali posti ogni 5 metri su entrambi i lati della pista di atterraggio e intervallati da linee o picchetti di mezzo metro in mezzo metro consentono la misurazione.

Ad ogni lunghezza del salto corrisponde un punteggio stabilito secondo una speciale tabella.

I giudici fissano un massimo di 60 punti da attribuire a una data lunghezza in metri, stabilita nei salti di prova e da essi chiamata <<salto più lungo supposto>>.

Gli elementi della classifica di ogni concorrente sono due: lunghezza (tradotta in punti) e stile, anch’esso tradotto in punti secondo il giudizio di cinque giorni.

Le serie di salti di ogni concorrente sono due.

Nella valutazione dello stile si tiene conto di quattro elementi:

Lancio (la discesa sulla pista di lancio);
Scatto;
Volo;
Atterraggio.

IL CHILOMETRO LANCIATO

I primi tentativi di velocità assoluta su neve furono fatti con sci normali da spericolati pionieri come il grande discesista Leo Gasperl ed il campionissimo Zeno Colò.

Colò sfiorò circa trent’anni fa i 160 km ora. Gasperl e Colò ottennero i loro record su sci di legno, attacchi a molla, senza tute antifrizione e particolari attrezzature aerodinamiche.

Con il passare degli anni, speciali accorgimenti tecnici, accessori e materiali sempre più sofisticati hanno portato diversi atleti ad infrangere il <<muro>> dei 90 km/orari.

La posizione a uovo resta sempre l’accorgimento tecnico principale che consente le alte velocità e quindi il miglioramento dei primati del chilometro lanciato, chiamato, con la sigla KL.

Questa posizione rende possibile la più efficace e stabile penetrazione del bolide umano nell’aria.

Per ottenere una maggiore stabilità e aderenza al fondo della pista, a velocità alle quali il minimo sbandamento può essere fatale, lo sciatore del KL impiega sci speciali, più pesanti, leggermente più larghi e soprattutto più lunghi dei normali sci da discesa libera.

Non possono superare i 2,40 metri di lunghezza e il loro peso deve essere inferiore ai 13 kg compresi gli attacchi. Le scuole degli da KL portano tre, anziché una sola scanalatura, sempre per la maggiore stabilità; sono in questo come gli sci dei saltatori.

I bastoncini debbono raggiungere come minimo l’altezza di un metro, essere muniti di impugnatura sicura (non pericolosa) e privi di lacci. La coppia, comprese le rotelle, deve pesare meno di 1 kg.

Le rotelle debbono avere un diametro minimo di 8 cm ed essere montate a distanza normale dalla punta. Qualora si usino rotelle di forma aereodinamica, esse debbono avere un diametro minimo di 8 cm ed un’altezza massima di 15 cm.

Il casco è obbligatorio e deve essere di dimensioni tali da passare attraverso un cerchio di 40 cm di diametro in ogni sua parte.

Le tute aerodinamiche, con tessuti speciali impenetrabili all’aria, permettono lo scorrimento dell’aria stessa del tessuto, offrendo una minor resistenza.

I.P.

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