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ATTUALITÀ | 21 gennaio 2019, 18:31

Arcigay: “Il Comune di Varallo tolga il patrocinio al convegno sul tema Gender”

Il sindaco Eraldo Botta risponde: "Non abbiamo dato il patrocinio, abbiamo soltanto concesso il teatro. Non mi piacciono queste occasioni per strumentalizzare"

Arcigay: “Il Comune di Varallo tolga il patrocinio al convegno sul tema Gender”

Polemica a Varallo per la decisione del Comune di ospitare il convegno, programmato per il 2 febbraio al Teatro Civico di Varallo, dal titolo “Maschio o femmina. Per nascita o per nostra scelta? Riflessioni biologiche, giuridiche ed etiche sul tema 'Gender'”, il cui relatore sarà l'avvocato Gianfranco Amato. A scrivere l’associazione Arcigay: "Chiediamo al sindaco Eraldo Botta di revocare la concessione del patrocinio, in quanto crediamo che l'evento non sia meritevole del supporto delle Istituzioni. Riteniamo infatti che l'avvocato Gianfranco Amato, presidente dell'associazione “Giuristi per la vita”, esprima posizioni divisive ed intolleranti relativamente a temi come l'uguaglianza fra generi e i diritti delle persone LGBTI".

E dall'Arcigay aggiungono: “Il convegno patrocinato dal Comune di Varallo, inoltre, sembra riprodurre l'isteria nei confronti della fantomatica “Ideologia del Gender”. Non esiste nulla, negli studi accademici e nella letteratura scientifica, che risponda al nome di "Gender" o “Ideologia del Gender”: si tratta di espressioni utilizzate dagli ambienti più fondamentalisti del panorama politico e religioso per stigmatizzare gli approcci educativi inclusivi, funzionali al superamento degli stereotipi di genere e alla lotta contro le discriminazione delle minoranze sessuali e di genere. Crediamo dunque che le posizioni dell'avvocato Gianfranco Amato, così oscurantiste e controverse, non riflettano l'opinione della maggioranza dei cittadini e che non debbano trovare supporto dalle Istituzioni della nostra Repubblica laica e antifascista”. 

In risposta all'associazione, il sindaco Eraldo Botta spiega: "Non abbiamo concesso il patrocinio, ma soltanto l'utilizzo del teatro, come accaduto per tante altre manifestazioni. Non nascondo di essere a favore della famiglia tradizionale, ma rispetto il pensiero di ognuno. Non mi piacciono e trovo scorretto utilizzare queste occasioni per strumentalizzare. Se si vuole strumentalizzare, è necessario farlo su altri fronti: qui non è il luogo adatto".

Redazione

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