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ATTUALITÀ | 26 giugno 2019, 09:00

Coldiretti Vercelli e Biella: agricoltura sociale, dopo 4 anni il decreto verrà pubblicato

Anche nelle province di Biella e Vercelli sono presenti imprese agricole impegnate in progetti di agricoltura sociale

Coldiretti Vercelli e Biella: agricoltura sociale, dopo 4 anni il decreto verrà pubblicato

Attività di inclusione sociale di persone diversamente abili, immigrati, detenuti, vittime di tratta, inserimento socio-educativo o lavorativo di disoccupati, attività terapeutiche immersi nel verde, fattorie didattiche, agri-asili, agriTata, per educare i bambini a contatto con la natura.

Anche nelle province di Vercelli e Biella, l’agricoltura diventa protagonista di un nuovo modello di welfare con progetti imprenditoriali dedicati esplicitamente ai soggetti più vulnerabili, che devono fare i conti con la cronica carenza dei servizi alla persona, soprattutto nelle aree rurali.

“Dopo un’attesa di quattro anni le aziende agricole che hanno attivato questi servizi ora potranno avere un punto di riferimento per le proprie attività in ambito sociale”, afferma Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli e Biella, esprimendo apprezzamento per l’attesa pubblicazione sul sito del Ministero dell’Agricoltura del decreto che definisce i requisiti minimi e le modalità della legge numero 141 del 2015 sull’agricoltura sociale (previste all’articolo 2, comma 1). Il Decreto chiarisce che le aziende agricole in forma singola o associata e le cooperative sociali, il cui reddito da attività agricola debba essere superiore al 30% del totale, possono essere riconosciute come soggetti che erogano servizi di agricoltura sociale.

“Una svolta epocale - commenta Paolo Dellarole - con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona. Agricoltura sociale, infatti, vuol dire parlare di produzioni e di economia creando valore economico da ridistribuire in valore sociale. In Piemonte ci sono più di 300 imprese di Campagna Amica impegnate in progetti di agricoltura sociale, oltre a numerose cooperative che danno possibilità lavorative a quella parte di popolazione svantaggiata e a rischio emarginazione. Anche le imprese agricole nelle nostre province stanno attivando questi servizi”.

Continua Dellarole: “C’è chi si occupa di persone con problemi di dipendenza, oppure chi si dedica ad attività con disabili fisici e psichici di diversa gravità, ci sono realtà che seguono il reinserimento sociale oppure che puntano allo sviluppo di un’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della socialità, c’è chi si occupa di educazione e chi del benessere dei bambini. L’agricoltura sociale è la punta più avanzata della multifunzionalità che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini. Molte aziende hanno la propensione per queste attività ma è sempre complesso per loro trovare un riferimento legislativo con cui sviluppare le loro idee. Auspichiamo che la pubblicazione di questa legge possa dare un’ulteriore spinta a questi progetti fondamentali per il tessuto sociale della nostra zona”.

Comunicato stampa Coldiretti - a.z.

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