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CRONACA | 23 febbraio 2020, 20:42

Sospensione di eventi, manifestazioni, servizi pubblici e viaggi: Ecco le misure della Regione Piemonte per gestire l’emergenza Coronavirus

In un’ordinanza firmata dal Ministro della Salute e dal presidente della Regione Piemonte tutte le modalità di prevenzione adottate a livello territoriale, regionale e nazionale. I provvedimenti del decreto saranno validi fino a sabato prossimo, 29 febbraio

Sospensione di eventi, manifestazioni, servizi pubblici e viaggi: Ecco le misure della Regione Piemonte per gestire l’emergenza Coronavirus

È stata pubblicata poco fa, nella serata di oggi 23 febbraio, l’ordinanza firmata dal Ministro della Salute Roberto Speranza e dal presidente della Regione Alberto Cirio che ha come oggetto “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019”.

“Considerato che si sono verificati finora 6 casi in tre comuni piemontesi - si legge nel documento -, che la situazione potrebbe allargare i focolai epidemici anche ad altri territori del Piemonte, è necessario adottare misure di contrasto e di contenimento alla diffusione del predetto virus”.

Inoltre, tenuto conto che il 30 gennaio l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale, vista la diffusione della malattia e l’aumento dei decessi, il presidente della Regione Piemonte ha deciso di adottare “straordinarie misure per il contenimento adeguato per contrastare l’evolversi della situazione epidemiologica”: sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi, in luogo pubblico o privato, sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico, anche di natura culturale, ludico, sportiva e religiosa; chiusura dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali (ivi compresi i tirocini), master, corsi universitari di ogni grado e università per anziani, con esclusione degli specializzandi nelle discipline mediche e chirurgiche e delle attività formative svolte a distanza; sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 dei Codici dei beni culturali e del paesaggio di cui al D.L. 42/2004, nonché dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti o luoghi; sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero; previsione dell’obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso nel Piemonte da zone a rischio epidemiologico come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità di comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.

L’ordinanza riporta anche le misure igieniche da adottare per prevenire il contagio: lavarsi spesso le mani (a tal proposito si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani); evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce; non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol; usare la mascherina solo si sospetta di essere malato o si assiste persone malate; considerare che i prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi; considerare che gli animali da compagnia non diffondono il Coronavirus  COVID 19; evitare tutti i contatti ravvicinati.  

È importante ricordare che i cittadini che “presentino evidenti condizioni sintomatiche ascrivibili a patologie respiratorie - si legge nella nota -possono contattare il numero 1500, il proprio medico di base e le ASL di riferimento ovvero, solo in caso di reale urgenza, il numero 112 e che si devono evitare accessi impropri al pronto soccorso”. Inoltre, le Direzioni sanitarie ospedaliere pubbliche, private, convenzionate ed equiparate devono predisporre la massima limitazione dell’accesso dei semplici visitatori alle aree di degenza. Le strutture residenziali e semiresidenziali territoriali di post-acuzie, fra cui, ad esempio, RSA, RAF, CAVS, Centri Diurni, Comunità Alloggio, devono limitare l’accesso dei visitatori agli ospiti”.

Infine, “si raccomanda fortemente che il personale tecnico (OSS) e sanitario si attenga alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria, nonché alla rigorosa applicazione delle indicazioni per la sanificazione e disinfezione degli ambienti previste dalla circolare ministeriale; deve essere predisposta dagli organismi competenti la disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra, via aerea e via acqua; sono sospese le procedure concorsuali ad esclusione dei concorsi per personale sanitario; sono sospesi congedi ordinari del personale sanitario e tecnico nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dall’Unità di Crisi”.  

I provvedimenti del decreto saranno validi fino a sabato prossimo, 29 febbraio. L’ordinanza resta comunque soggetta a modifiche in base al variare dello scenario epidemiologico. Il mancato rispetto delle misure di contenimento dell’ordinanza sarà punito secondo le previsioni contenute del Codice penale.

Redazione bi.me.

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