Piode-Pila-Rassa - 19 luglio 2017, 17:36

Rassa: Legambiente severa nelle sue valutazioni

È ufficiale, Legambiente ha diramato le sue valutazioni in materia di “bandiere verdi” e “bandiere nere”, ovvero la “certificazione di qualità” che promuove o boccia i comuni più o meno meritevoli in fatto di attenzione all’ambiente. Questa volta, purtroppo, la classifica riguarda da vicino anche la Valsesia: nelle stime 2017 il comune di Rassa è stato immeritatamente “punito” da Legambiente con la “bandiera nera” a causa del progetto legato alla costruzione nel piccolo Comune valsesiano di una centralina idroelettrica sul fiume che lo attraversa.  

“L’Amministrazione non è particolarmente preoccupata, soprattutto perché il progetto non è ancora stato avviato, – dichiara il sindaco Luca Cerruti – ancora nessuna pietra è stata spostata”.

Insomma, questa “bandiera nera” non può che rappresentare un vero processo alle intenzioni nei confronti di un Comune che ha sempre cercato di migliorare, senza rovinare, il tipico aspetto naturalistico di uno dei paesi più belli della Valsesia. Un’etichetta poco rispettosa al Comune di Rassa da un ente molto prestigioso e riconosciuto che però non ha speso nemmeno un po’ di tempo per valutare con attenzione le vere esigenze e motivazione del progetto di cui si è anticipato. Il danno è fatto: Rassa è ormai vittima di una pessima pubblicità.

Alcuni abitanti del luogo testimoniano di come, troppo spesso, chi vive la montagna dal di fuori non sia consapevole delle problematiche presenti in loco: tutti vorrebbero visitare Rassa, divertirsi in un immenso parco giochi e poi tornare a casa felici e contenti senza essere minimamente a conoscenza delle difficoltà della vita in altura. Si può riassumere con questo aforisma: “Le Alpi corrono due rischi: diventare il museo di se stesse in omaggio alla tradizione ed alla nostalgia, oppure ridursi ad un parco giochi dei cittadini. Il loro futuro è certo appeso ad una terza via”. 

Redazione