POLITICA - 08 ottobre 2019, 12:00

Gattinara, Lorenza Patriarca subentra a Fassino in Consiglio comunale a Torino

E' una gattinarese, dirigente scolastica del comprensivo Tommaseo

E' una vercellese (per essere precisi una gattinarese) trapiantata a Torino, la donna che subentra a Piero Fassino in Sala Rossa. Dopo le dimissioni dell'ex sindaco di Torino, che ha lasciato il Consiglio comunale dopo vent'anni, lunedì c'è stato l'ingresso di Lorenza Patriarca. Gattinarese, dirigente dell’istituto comprensivo Tommaseo ha preso il suo posto tra il capogruppo Stefano Lo Russo e il consigliere Enzo Lavolta.

“Sono molto emozionata – ha detto – nell’assumere questo incarico e di subentrare all’onorevole Fassino: per questo ringrazio il Partito Democratico e i tanti elettori che mi hanno dato fiducia”.

“Metterò – ha continuato Patriarca – la mia professionalità e competenze al servizio della città che amo e in cui mi piace vivere. Collaborerò tutti voi per il bene di Torino, portando in aula il punto di vista di una persona di scuola che è fatto di attenzione, ascolto e fiducia. Mi spenderò – ha aggiunto la dirigente - per mettere al centro della politica cittadina i diritti dei più piccoli e dei giovani, perché questo significa investire sui giovani”.

La neo-consigliera del Pd ha concluso citando il filosofo Norberto Bobbio, che ricordava come “…soltanto dopo aver ascoltato e cercato di capire, è possibile assumere la propria parte di resposnabilità”.

Sposata e madre di due figli, la neo consigliera comunale torinese è sorella di Liliana Patriarca, dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Vercelli. Parlando di sé in un'intervista rilasciata nel 2018 a www.politicaassociazione.it, aveva raccontato così gli anni della sua formazione vercellese: "Io vengo da una famiglia di insegnanti: la mia nonna, che era del 1900, faceva la maestra elementare; la mia mamma era professoressa: ebbe sette figli e nessuno di loro sembrava voler proseguire la carriera della nonna. E io, che ero la sesta, mi sentivo ripetere: “Almeno uno di voi dovrebbe continuare...”. Così, più per mia nonna che per vera convinzione, mi iscrissi all'istituto magistrale Rosa Stampa di Vercelli, la scuola di Virginia Galante Garrone. Era una bella scuola, molto seria...".

Dal nostro corrispondente da Torino