Due cittadini cinesi e un uruguayano sono a processo, davanti al tribunale di Vercelli, per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione nell'ambito dell'inchiesta che, nel dicembre 2016, portò alla chiusura di tre "centri massaggi": due erano a Vercelli (in via Bezzecca e via Borgogna) e uno a Roasio.
Nel corso dell'inchiesta, partita nell'ambito dei controlli che nel periodo venivano svolti sui centri massaggi e che era stata poi portata avanti anche attraverso intercettazioni e appostamenti, era emerso che le strutture erano vere e proprie case d'appuntamenti, con un vasto giro di affari, stimato in circa 290mila euro, e una clientela di uomini di ogni età che provenivano da tutto il territorio provinciale. Molti di loro sono stati inseriti nella lista dei testi dell'accusa nel processo che entrerà nel vivo il prossimo gennaio, davanti al collegio presieduto dal giudice Enrica Bertolotto e dovranno comparire in aula nel corso di una delle prossime udienze.