Terremoto 'ndrangheta in Piemonte. E' scattato nelle prime ore della giornata di oggi il blitz della Guardia di Finanza per infliggere un colpo pesante alla presenza della 'ndrangheta sul territorio torinese, in particolare tra il capoluogo e Carmagnola.
E tra le persone finite in manette c'è anche l'assessore regionale ai Diritti Civili, Roberto Rosso, già parlamentare di Forza Italia e anche candidato sindaco per il Comune di Torino nei primi anni 2000. I militari appartenenti al Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo otto ordinanze di custodia cautelare in carcere, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia torinese, ma anche sequestri di beni sul territorio nazionale.
Tra le condotte illecite, oltre all’associazione per delinquere di stampo mafioso e reati fiscali per 16 milioni di euro, è stato contestato anche il reato di scambio elettorale politico-mafioso. Per Rosso, le indagini riguarderebbero le ultime Regionali. Vercellese, 59 anni, avvocato ed ex per anni leader di Forza Italia, Rosso è stato sottosegretario al Lavoro in uno dei Governi Berlusconi, più volte parlamentare. Nella sua precedente esperienza nella giunta regionale guidata da Roberto Cota, Rosso, rilasciando alcune pesanti dichiarazioni nel corso di un'intervista televisiva, aveva di fatto dato lo spunto per aprire l'indagine, poi ribattezzata Rimborsopoli, relativa all'utilizzo dei fondi a disposizione dei gruppi regionali. Lo scorso anno è approdato a Fratelli d'Italia e, prima delle recenti elezioni regionali, è stato vicesindaco di Trino.
(notizia in aggiornamento)