I Ministri delle Politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova, e dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, hanno firmato il decreto ministeriale che prolunga i provvedimenti nazionali che prevedono l’indicazione di origine nelle etichette per riso, grano per la pasta e pomodoro nei prodotti trasformati in vigore oltre il 1° aprile, data di entrata in applicazione del regolamento europeo 775 del 2018.
“Il provvedimento è di particolare interesse per le nostre province perché prevede che sull’etichetta del riso continuino a essere indicati il paese di coltivazione, il paese di lavorazione e quello di confezionamento. Se le tre fasi avvengono nello stesso Paese è possibile utilizzare la dicitura ‘Origine del riso: Italia’”, spiega Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli – Biella con delega al settore risicolo. “Un risultato fortemente sostenuto da Coldiretti che ha promosso la campagna #MangiaItaliano e che ha dato vita, oltretutto, insieme a Filiera Italia ad una alleanza salva spesa Made in Italy. Un segnale inviato anche grazie alla mobilitazione per cui Coldiretti, insieme a Campagna Amica, è stata promotrice dell’iniziativa dei cittadini europei che ha raccolto oltre 1,1 milioni di firme in 7 Stati membri e che chiede di estendere l’obbligo di indicazione della materia prima in tutti gli alimenti, promossa con il sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza europee. Nella nostra regione abbiamo raccolto oltre 100 mila firme per salvaguardare le produzioni Made in Piemonte facendo un vero e proprio fronte comune per la trasparenza che non può essere più ignorato da una Ue che ha avuto sinora un atteggiamento incerto e contradditorio, obbligando a indicare l’origine in etichetta per le uova ma non per gli ovoprodotti, per la carne fresca ma non per i salumi, per la frutta fresca ma non per i succhi e le marmellate, per il miele ma non per lo zucchero”.
Continua Dellarole: “Si tratta di una misura fondamentale per sostenere il Made in Piemonte, soprattutto, per quanto riguarda il riso e i prodotti lattiero caseari, ancor più in un momento difficile come questo che stiamo vivendo in cui dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti gli alimenti”.