Come accade sul resto della penisola italiana, anche il piccolo comune di Postua ha avuto a che fare con le problematiche generate dall’epidemia di Covid-19. Fortunatamente però i casi sono stati soltanto due: il primo, sintomatico, è stato contenuto secondo le normative; il secondo, asintomatico, è attualmente in quarantena e isolato dal resto della comunità.
Sulle questioni istituzionali, l'amministrazione guidata dal sindaco Maria Cristina Patrosso sta cercando in tutti i modi di fare gli interessi dei loro abitanti. Nel consiglio comunale del 26 maggio è stata discussa una proposta che garantirebbe, proporzionalmente a quanto il proprio esercizio commerciale è rimasto chiuso durante il periodo della pandemia, un rimborso fino al 25% sulla tassa rifiuti agli esercenti commerciali ed alle imprese che hanno sede nel Comune.
Un’altra questione importante affrontata dal primo cittadino è stata quella dei centri estivi. Le linee guida sono arrivate ma si attendono i fondi di supporto alle famiglie promessi dalla Regione e dal Governo per non dover spendere cifre esorbitanti per le attività estive del 2020. Il sindaco Patrosso si è espressa così in merito: “L’ultima cosa che vogliamo è chiedere un ulteriore sacrificio economico ai cittadini. A causa delle normative che dovranno essere rispettate e che esigono giustamente un numero maggiore di animatori per la sicurezza dei bambini e delle famiglie, i centri estivi potranno essere più cari rispetto agli anni scorsi. Speriamo che i fondi possano arrivare il più presto possibile in modo da poter garantire un servizio importantissimo per i nostri ragazzi senza gravare ulteriormente il bilancio familiare già duramente provato in questi mesi”.