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In Breve

| 15 giugno 2020, 12:21

Circolo dei Tremendi, una storia di grande generosità durante la Fase 1

La storia di come una piccola comunità unita può affrontare anche i problemi derivati da una pandemia.

Circolo dei Tremendi, una storia di grande generosità durante la Fase 1

Il comune di Rassa non è certamente un grande centro abitato, conta circa una trentina di anime, e sorge sul torrente Sorba, poco lontano da dove il Piemonte passa in Valle d’Aosta. Nascere e crescere in un piccolo paese turistico lontano dai grandi centri abitati può sicuramente essere sinonimo d’orgoglio ma, quando diventa più complicato avere accesso a quei servizi necessari alla vita di tutti i giorni. Ecco che, allora, quell’orgoglio e quella fierezza si trasformano in timore, timore di essere soli e abbandonati di fronte ad un minaccia che si sta abbattendo su tutto il resto d’Italia: il Covid-19. 

Nei momenti difficili, però, spesso si assiste a degli atti speciali, capaci anche di cambiare completamente la percezione di un evento negativo come quello del lockdown. Entra quindi in scena il Circolo dei Tremendi, un piccolo bar che funge anche da negozio di alimentari, rimasto l’ultimo negozio aperto dopo la chiusura definitiva dell’ottantenne tabaccheria del paese. Il Circolo diventa così subito un punto di ritrovo per la comunità di Rassa dove tutti conoscono tutti e più che di famiglie singole si arriva a parlare di una “grande, grandissima famiglia composta da tutti gli abitanti”, come ha specificato la proprietaria del locale, Mary Blini. 

E cosa non si farebbe per i componenti della propri famiglia? Mary ha scelto così di dare una grande mano a tutti incaricandosi di fare sia da corriere che da rivenditore, divenendo così un qualcosa di simile agli empori che si vedono nei film western. I cittadini si recavano al suo locale dicendole quali fossero le cose di cui necessitavano e Mary si spostava andando in altri comuni a comprare il necessario per poi consegnarlo agli interessati.

“L’ho vissuta come una cosa spontanea - ha dichiarato la proprietaria del Circolo dei Tremendi - mi prodigavo semplicemente a fare le commissioni di cui le persone alle quali tengo avevano bisogno: farmaci, tabacchi, cibo ecc. Mi ha fatto piacere.” E questo gesto non è passato inosservato al primo cittadino Michele Barbaglia che, infatti, ha voluto dedicarci un pensiero: “Spero che i turisti possano avere il piacere di fare uno stop al locale di Mary, è possibile prendere dei gustosi aperitivi. Lei si merita tutti i clienti possibili dopo ciò che ha fatto per il paese.” In conclusione, quindi, il piccolo comune di Rassa sembrava spacciato, lontano da tutto e con poche risorse ma, con un piccolo grande gesto da parte di uno dei suoi abitanti, ora più famoso degli altri, è riuscito a sopravvivere trovando nuovi propositi per vedere nella propria fantastica comunità uno dei suoi maggiori punti di forza. 

Andrea Biondo

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