ATTUALITÀ - 17 giugno 2020, 18:21

Domani a Torino in piazza i parenti delle vittime delle Rsa:"La Regione riapra alle visite"

L'obiettivo della protesta è chiedere alla giunta Cirio una riforma radicale delle strutture, garantendo assistenza medica h 24 in caso di una seconda ondata di pandemia.

Domani protesta davanti alla Regione Piemonte per non dimenticare i morti di Coronavirus nelle Rsa, chiedendo anche di permettere ai famigliari di tornare a fare visita ai propri genitori nelle strutture.

L’appuntamento, promosso dalla Fondazione promozione sociale “Comitato vittime Rsa”, è fissato per le 18 in piazza Castello: in apertura è previsto un minuto di silenzio per ricordare le persone decedute.“Porteremo in piazza – spiegano - gli oltre 50 esposti che sono stati inviati alla Procura di Torino e ai Nas sui fatti accaduti in questi mesi di pandemia nelle strutture”.

Al momento poi il Piemonte è una delle poche regioni in Italia a tenere chiuse agli esterni le residenze socio assistenziali: da qui l'appello a riaprire le porte, nel rispetto delle misure di sicurezza.“Vogliamo sollecitare la Regione e le Asl – spiega la Fondazione - a coprire le quote sanitarie per i pazienti in via di inserimento nei 4.000 posti (su 29mila) lasciati vuoti dai deceduti in Rsa nel periodo della pandemia Covid-191 . Si tratta di rendere subito disponibili 36 milioni di euro fino a fine anno affinché le Asl coprano le quote sanitarie dei nuovi inserimenti in Rsa2”.

Al momento sono 30mila infatti i malati non autosufficienti esclusi dalla presa in carico a casa o in struttura.L’obiettivo della protesta è chiedere anche alla giunta Cirio una riforma radicale delle residenze socio assistenziali, impegnandosi a garantire assistenza medica h 24 in caso di una seconda ondata di pandemia. La Fondazione vuole inoltre che sia garantito alle famiglie che assistono a casa i propri famigliari un assegno minimo di mille euro al mese, in aggiunta all’ordinaria assistenza domiciliare integrata.

Dal corrispondente di Torino - g. c.