ATTUALITÀ - 04 luglio 2020, 09:26

Stecco: "Borgosesia, il pronto soccorso torna a pieno servizio: ora via al potenziamento"

Una nota del consigliere regionale, presidente della commissione Sanità

Borgosesia, dopo l'emergenza Covid, torna operativo il pronto soccorso dell'ospedale, rimodulato per far fronte all'emergenza Covid e, a suo tempo, oggetto di accese polemiche.

“Abbiamo rispettato l’impegno preso - è l’annuncio di Alessandro Stecco, presidente della commissione Sanità della Regione - sulla riapertura del pronto soccorso che era stato chiuso per far fronte al Coronavirus. Dal primo luglio i servizi del presidio Santi Pietro e Paolo sono nuovamente operativi per i cittadini della Valsesia, che riavranno a pieno regime un punto sanitario importante per tutto il territorio”.

“La visione organizzativa che avevamo ricercato fin da subito, anche ascoltando le necessità del territorio espresse dai sindaci di Borgosesia e di Varallo, Paolo Tiramani ed Eraldo Botta, ha portato a rielaborare assieme ai medici del presidio e alla direzione aziendale un piano per la non sospensione dell’attività di pronto soccorso anche durante l’emergenza, sebbene con una necessaria rimodulazione. Questo nell’ottica della necessità, per chi amministra la sanità locale e regionale, di dare dei punti di riferimento alla popolazione anche in tempi difficili, – aggiunge il consigliere regionale –. Uno sforzo che è servito anche a sbloccare un percorso che si attendeva da anni. Il presidio di Borgosesia avrà, infatti, otto nuovi posti letto di terapia intensiva e, dal punto di vista dell’organizzazione ospedaliera, sarà attivata una struttura complessa di anestesia e rianimazione.

Il tutto – conclude il presidente della commissione Sanità – nell’ottica della programmazione aziendale e regionale per quanto riguarda questa struttura complessa e del generale potenziamento di posti letto richiesto a livello nazionale dal DL 34 e recepito dal piano regionale presentato dall’assessore Icardi e dal coordinatore del gruppo di lavoro Monchiero”.

Dalla redazione di Vercelli