CRONACA - 07 ottobre 2020, 16:55

Ponte di Romagnano, iniziata la rimozione delle macerie - Foto

Intanto si valuta se costruire un ponte Bailey o modificare il vecchio ponte ferroviario più a valle.

Sono iniziati i lavori di rimozione delle macerie del ponte di Romagnano, crollato sabato, poco dopo essere stato riaperto al traffico. Lo ha confermato questa mattina il presidente della Provincia di Novara Federico Binatti, parlando con i giornalisti. Un intervento molto urgente, per altro, per evitare che in caso di pioggia le macerie creino un ulteriore effetto diga.

“Abbiamo affidato – ha detto Binatti – a una ditta di Borgomanero l’incarico per l’intervento, con la procedura della somma urgenza. Si provvederà a eliminare i materiali dal letto del fiume per ripristinare la sezione idraulica normale. Binatti ha confermato che per il momento rimane ancora chiuso l’altro ponte, quello più a monte, tra Grignasco e Serravalle Sesia”.

“I nostri tecnici – spiega il presidente della Provincia – stanno effettuando un controllo approfondito che dovrebbe durare alcuni giorni. Si discute intanto sulle possibili soluzioni per approntare un collegamento provvisorio tra la sponda novarese e quella vercellese: un lungo blocco della circolazione, infatti, avrebbe pesanti conseguenze non solo sulla vita quotidiana dei residenti, ma anche sulle attività economiche”. Accanto alla ipotesi di realizzare un ponte militare sul fiume c’è anche quella di riutilizzare il vecchio ponte ferroviario dismesso sulla linea Santhià – Arona, chiusa da tempo.

Il ponte si trova circa un chilometro più a valle di quello crollato: “l’ipotesi - ha spiegato Binatti - è quella di eliminare i binari e gettare un sedime stradale trasformandolo in un ponte per le automobili”.