ATTUALITÀ - 09 novembre 2020, 12:00

Ansia da Covid, come aiutare bambini e adolescenti a gestire lo stress durante l’emergenza

Ce ne parla la Dott.ssa Alessandra Facelli, psicoterapeuta dell’età evolutiva.

Riceviamo e pubblichiamo:

"Anche i  bambini, come gli adulti, possono risentire del momento di grande stress portato dall’emergenza sanitaria da Covid-19. Ansia e preoccupazione possono colpire anche i più piccoli, per questo la grande sfida dei genitori è quella di informare i bambini su ciò che avviene nel mondo, con la responsabilità di preservarli dall’inquietudine.

Come affrontare allora l’argomento? Innanzitutto dipende dall’età del bambino. I bambini in età prescolare hanno una capacità limitata di capire cosa stia succedendo, quindi le informazioni devono essere semplici, e devono riguardare soprattutto le norme igieniche come l’importanza di lavarsi le manine e di coprirsi la bocca quando si tossisce o si starnutisce. Può diventare persino un gioco il gesto di coprirsi con il gomito. Per i bambini della scuola primaria, le immagini angoscianti dei telegiornali possono indurli a pensare che il pericolo sia imminente, perché loro non sono ancora in grado di distinguere tra notizie e realtà personale.

Rassicuriamoli sul fatto che la maggior parte delle persone che si infettano di Covid-19 si ammalano in modo lieve e che per i bambini questo virus non è pericoloso perché il loro corpo è  abituato a conoscere nuovi virus e a sconfiggerli. Spieghiamo che questo è un virus nuovo, che conosciamo poco, per cui non abbiamo ancora soluzioni adatte.  Se tante persone si ammalano tutte insieme, per i dottori è difficile riuscire a curarle, si riempiono troppo gli ospedali, per questo è importante rallentare il contagio.  Diciamo loro che i medici hanno chiesto l’aiuto ad ognuno di noi.  Per questo ci viene richiesto di rimanere a casa: in questo modo mettiamo al sicuro noi e i nostri amici. Confortiamoli,  dicendo che sappiamo che è duro e noioso ma che le regole servono per mantenerci sani.  

Questa esperienza ci offre spunti per spiegare ai bambini che le azioni di ognuno di noi hanno un impatto sulla società, questo ci aiuterà a stimolare in loro un senso di responsabilità civica. I bambini hanno bisogno di  parlare dei loro dubbi, di porre delle domande. Disegnare, inventare storie, giocare, sono strumenti che possono facilitare il dialogo e mantenere aperta una comunicazione. Accogliamo le loro preoccupazioni e non minimizziamole, ma spieghiamo che è normale sentirsi così in un momento come questo.

Con gli adolescenti è importante cercare di tenere un dialogo aperto ed onesto. I ragazzi leggono autonomamente le notizie  su internet ma non sempre hanno la capacità di selezionare le fonti ed interpretare le informazioni. Diventa allora importante poter condividere la visione del telegiornale, per commentare con loro quanto stia accadendo, ascoltando con attenzione le loro opinioni. Saremo in grado di aiutare meglio i nostri figli se noi stessi sapremo affrontare al meglio la crisi. È importante non negare in famiglia le nostre emozioni, sapere che mamma e papà sono preoccupati autorizza i bambini ad esprimere la loro paura senza sentirsi fragili o sbagliati.

E’ però importante controllare l’ansia e dare una speranza, dicendo che la soluzione c’è e noi abbiamo fiducia nelle persone che stanno lavorando per sconfiggere questo virus. L’obiettivo è quello di far vivere ai bambini questo periodo di crisi il più possibile con serenità e ottimismo e trovando nuovi modi per mantenere le relazioni anche a distanza". 

Dott.ssa Alessandra Facelli, psicoterapeuta dell’età evolutiva