ATTUALITÀ - 07 aprile 2021, 09:30

Crisi da Covid, in Piemonte un'azienda su tre rischia di perdere "credibilità" con le banche

Secondo un'indagine di STM, il 35% delle imprese rischia di vedere scivolare il proprio rating

Più di un'azienda su tre in Piemonte rischia di veder peggiorare il rating

La crisi (da Covid e non solo), spesso, si legge anche in termini di rating: ovvero la "reputazione" che un'azienda proietta di sé. Soprattutto nei rapporti con le banche e con il credito. E secondo l'ultima indagine condotta da Studio Temporary Manager, in Italia questa credibilità sarebbe a rischio per oltre un'azienda su tre, tra quelle che hanno fatturato compreso tra i 5 e i 50 milioni. Ma ci sono 8 regioni in cui questa quota sale oltre il 40%.

Tra queste non c'è il Piemonte, che si ferma al 35%. Ma il dato è comunque preoccupante. “Dalla nostra analisi emerge che già nei bilanci ad oggi depositati sono presenti evidenti segnali di criticità; molto probabilmente l’impatto del Covid e la relativa chiusura a intermittenza di molte attività accelereranno la crisi delle imprese italiane già fragili, a cui se ne aggiungeranno altre, e ciò comprometterà in modo significativo la capacità delle stesse di far fronte ai propri impegni finanziari futuri – spiega Alberto Cerini, responsabile “Corporate Turnaround & Restructuring” di Studio Temporary Manager – Di conseguenza, anche il rapporto con gli istituti di credito è divenuto più complesso e richiede ora più che mai assistenza qualificata per poter accedere alle opportunità finanziarie messe a disposizione dai recenti provvedimenti legislativi. Portare a compimento un piano di risanamento aziendale di successo può offrire una seconda possibilità ad un’impresa in crisi, e per far ciò va creato un clima di fiducia e consenso presso i principali stakeholders, cioè clienti, fornitori, banche e fisco, in quanto è solo con l’appoggio anche di questi ultimi che si può implementare un efficace rilancio aziendale”.

Cosa dovrebbero fare gli imprenditori? Secondo Cerini “La discontinuità con il passato affidata a manager credibili al fianco dell’imprenditore è la chiave di un risanamento efficace. Inoltre, è importante da un lato riconoscere ed ammettere la crisi in corso e gli errori fatti nel passato, perché questa consapevolezza permette di non rifare i medesimi errori nel futuro; dall’altro avere il coraggio e la forza di fare cambiamenti, di innovare (anche grazie alle agevolazioni fiscali in essere) e implementare velocemente azioni spesso difficili, se necessario tramite gli strumenti legislativi disponibili, che consentano però poi alla propria impresa di tornare a prosperare”.

redazione Torino