ATTUALITÀ - 30 luglio 2021, 21:46

Via dagli alvei ghiaia, sabbia e pietre: i tratti del fiume Sesia in cui si deve intervenire

Identificati dalla Regione i tratti nei quali rimuovere materiale litoide per garantire la sicurezza e l'incolumità pubblica

Una procedura snella per cavare ghiaia, sabbia e pietre e garantire la manutenzione di 125 tratti di corsi d'acqua sui quali la Regione ha deciso di intervenire con urgenza per motivi di sicurezza e incolumità pubblica. Attraverso un bando che si apre venerdì 30 luglio – CLICCA QUI PER I MATERIALI – vengono raccolte le manifestazioni di interesse da parte di aziende private che avranno poi 12 mesi dalla pubblicazione della delibera sul Bollettino Ufficiale Regionale per eseguire gli interventi.

«Per pulire l’alveo di un fiume erano necessarie una o più gare e lunghi passaggi burocratici tra Regione e Comuni - dice l’assessore alla Difesa del Suolo della Regione Piemonte Marco Gabusi -. Da oggi cambia tutto: abbiamo individuato un sistema per tagliare i passaggi e favorire gli interventi più urgenti. Attraverso i tecnici territoriali la Regione l’Agenzia Interregionale del fiume Po hanno infatti definito quali sono i tratti di corsi d’acqua per i quali si riscontra un’urgente necessità di asportazione di materiale litoide per la salvaguardia della pubblica incolumità. Una volta definiti gli interventi prioritari, indicando anche la stima del quantitativo di materiale da asportare, la Regione ha dato la possibilità di aprire direttamente le manifestazioni di interesse da parte dei privati per la realizzazione dei progetti di intervento a seguito delle quali saranno rilasciate direttamente le concessioni necessarie».

Le imprese interessate all’asportazione del materiale dovranno soltanto compilare un modulo di manifestazione di interesse e inoltrarlo alle autorità idrauliche di riferimento, o ai Settori Tecnici Regionali delle diverse province o agli Uffici Operativi di AIPo.
In tutto il Piemonte sono stati individuati 125 tratti di fiume in cui intervenire per un totale di circa 900mila metri cubi di materiale da asportare che, nel vercellese, riguardano 11 tratti del fiume Sesia (cui si aggiungono quelli previsti sulle sponde novaresi del corso d'acqua).

Gli interventi partono da Serravalle per arrivare a Motta de'Conti e Candia alla confluenza nel Po – in tratti che parzialmente riguardano i comuni rivieraschi del novarese: complessivamente si stima di rimuovere dal fiume 160mila metri cubi di materiale litoide che verrà però parzialmente riposizionato dal materiale occorrente per la riprofilatura dell'alveo.

A Serravalle 10mila metri cubi di materiale potranno essere asportati a valle della passerella di via Alla Sesia, altri 10mila a valle della traversa e a monte del ponte sulla sp299; a Romagnano l'intervento riguarderà l'area a partire dal ponte della Ferrovia e interesserà sia la sponda novarese che quella di Gattinara; scendendo si opererà nel tratto del Comune di Ghemme, Lenta, Carpignano, Ghislarengo, Arborio, Recetto (a monte dell'A4); Greggio, Collobiano (area di confluenza dell'Elvo e del Cervo); a Vercelli nel concentrico e a monte del ponte della Ferrovia; a Motta de'Conti all'altezza del ponte a monte della confluenza tra Sesia e Po.

«Dopo decenni in cui i Comuni lamentavano, giustamente, difficoltà di carattere burocratico nella manutenzione dei fiumi – sottolinea Gabusi - siamo finalmente riusciti a innescare un meccanismo che snellisce l’iter in maniera decisa. Ringrazio i tecnici regionali e di AIPo per la puntualità e la rapidità con cui hanno eseguito la ricognizione insieme ai colleghi dei Comuni su un territorio ampissimo. Un ringraziamento anche ad Ance, che ha condiviso con noi le necessità delle imprese, che da tempo invocano modalità più semplici e rapide».

redazione Vercelli