"Voglio ringraziare il Vicepresidente della Regione, Assessore alla Montagna e agli Enti locali, Fabio Carosso, per l'impegno fortissimo, con il Presidente Cirio, la Giunta e il Consiglio, per la montagna. Vengono oggi ripartiti 24 milioni di euro per i territori, su azioni che come Uncem abbiamo proposto e condiviso: 24 milioni di quota parte del fondo nazionale montagna, che arriva nel 2023 a 200 milioni di euro e altri 12 milioni di fondo regionale. Con la Lombardia, siamo la Regione italiana che ha contribuito maggiormente alla valorizzazione delle aree montane. Ne siamo soddisfatti e orgogliosi. Penso alla Strategia delle Green Communities, che avevano già 9 milioni di euro di finanziamento regionale del 2022, oltre alle 4 aree piemontesi finanziate con il PNRR. Il bando appena chiuso è andato molto bene, con 20 Unioni montane candidate. Guardo con favore ai ragguardevoli fondi per i muretti a secco, per i terrazzamenti. Guardo alle biomasse, alle filiere forestali e alla produzione di energia, che nel 2014, dieci anni fa, ebbero un ottimo bando dall'allora Assessore Vignale, poi sono state sostenute da GAL e Unioni. Fronti importanti, che abbiamo a cuore, che ora vengono sostenuti e rilanciati dalla Regione. Camminare insieme, sostenendo il lavoro insieme tra Comuni, perfezionando la legge sulle Unioni montane, nel 2024, è la soluzione giusta, che rende il Piemonte protagonista, modello per la montagna italiana ed europea."
Lo afferma Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte.
La ripartizione dei 24 milioni di euro è stata definitiva a seguito della consultazione della Conferenza dei Presidenti delle Unioni Montane.
In particolare le risorse sono così suddivise:
- 9,6 milioni di euro per integrare la dotazione del Bando Green Communities: lo scorso 30 novembre è scaduto il termine per la presentazione delle candidature; si sono presentate 12 aggregazioni per un contributo richiesto complessivo pari a circa 23 milioni di euro;
- 5,2 milioni di euro per misure di prevenzione del dissesto idrogeologico nei territori montani;
- 5 milioni di euro per finanziare impianti per la produzione di energia termica e/o cogenerazione da fonti rinnovabili attraverso la valorizzazione della biomassa proveniente da scarti di lavorazione forestale;
- 3 milioni di euro per la salvaguardia del territorio montano e la tutela del paesaggio agrario nel contesto montano/collinare finanziando, attraverso interventi di manutenzione straordinaria, il ripristino di terrazzamenti già posti a coltivazione e che presentino fenomeni di dissesto, nonché il recupero a fini colturali dei terrazzamenti precedentemente coltivati e oggetto di colonizzazione da parte di boschi;
- 1 milione di euro per l'installazione di defibrillatori presso gli edifici pubblici ed i rifugi gestiti del territorio montano piemontese.