Ieri, mercoledì 19 giugno, a Varallo, è stata ufficialmente inaugurata una targa dedicata alla Sezione del CAI (Club Alpino Italiano), posata di fronte al Municipio. Un omaggio simbolico ma profondamente sentito, per rendere onore ai 158 anni di storia del CAI di Varallo, tra le sezioni più antiche d’Italia.
L’iniziativa, voluta dal presidente della Sezione CAI Varallo Piero Carlesi, ha preso forma grazie al pieno sostegno del sindaco Pietro Bondetti, che ha accolto con entusiasmo la proposta di dedicare uno spazio pubblico al Club Alpino. “Non un luogo qualunque” ha sottolineato Carlesi, “ma proprio nel cuore di Varallo, davanti al Municipio: una posizione simbolica che sancisce il legame profondo tra la città e il suo CAI.”
Piero Carlesi, al vertice del CAI Varallo da un anno, è tutt’altro che un volto nuovo: “Sono stato vicepresidente del CAI Lombardia, consigliere nazionale e direttore generale del CAI. Da un anno ho scelto di dedicarmi completamente alla sezione di Varallo, portando con me tutta l’esperienza maturata nel tempo.” Giornalista esperto di montagna, turismo e alpinismo, ha lavorato per quotidiani come La Notte e Avvenire, è stato redattore della rivista ALP e autore di numerose guide, tra cui la prima sui sentieri della Valsesia e il primo volume sul Tour completo del Monte Rosa.
Originario della Lombardia ma da tempo legato a Varallo (vive con la moglie in Val Vogna), Carlesi considera il CAI come una seconda famiglia: “Il CAI è nel mio DNA – racconta – Mia madre era socia già dagli anni ’40. I miei figli sono soci da sempre, e ora anche le mie nipoti."
Alle ore 10.30 si è svolta la cerimonia di inaugurazione, alla presenza di oltre sessanta persone, tra soci CAI, ex presidenti, delegati, e rappresentanti delle sezioni vicine – Ghemme, Grignasco, Borgosesia, Scopello, Alagna e persino la presidente della sezione CAI Valsessera. Ospite d’onore il presidente generale del CAI Antonio Montani, che ha concluso l’evento con parole commosse: “Un’iniziativa che dà lustro non solo a Varallo, ma a tutto il sodalizio.”
Il sindaco Bondetti ha raccontato la storia della sezione e ringraziato il CAI per le numerose iniziative a favore del territorio:
“Consentitemi un cenno all'ultima tra queste importanti attività del CAI di Varallo: la creazione, in continuità con una tradizione ormai persa, di un percorso a tappe lungo l'alta Valsesia, da Varallo ad Alagna. Si tratta di un progetto che sarà presentato il 29 giugno alla Festa dello Sport e che il CAI ha realizzato in collaborazione con la Fondazione Dufour e il Comune.”
Ha poi concluso il suo intervento: “Ringrazio ancora di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo momento e concludo ricordando il grande Quintino Sella, che fu tra i fondatori del CAI e che nel 1883, in tempi molto complessi (ed i nostri non sono da meno), così spiegava il fondamentale messaggio racchiuso nel motto del CAI, ‘Excelsior!’, ‘Più in alto!’”
Dopo il discorso introduttivo del sindaco è intervenuto lo stesso Carlesi, evidenziando come con questa targa “Si corona un sogno personale e collettivo: vedere riconosciuto pubblicamente il valore umano, culturale e sociale del Club Alpino in Valsesia.”
Un momento particolarmente toccante è stato il saluto a Ovidio Raiteri, 98 anni, figura storica del CAI varallese, medaglia d’oro del Club e fondatore, insieme ad altri pionieri, del Soccorso Alpino Nazionale. Presente con il figlio, anch’egli ex presidente della sezione, Raiteri ha ricevuto l'affetto di tutti i presenti, simbolo vivente della memoria e di una vita dedicata alla montagna.
Al termine della cerimonia di inaugurazione, il gruppo si è raccolto per festeggiare l’evento con un brindisi.
La targa, benedetta dal parroco don Roberto, reca l’iscrizione distintiva "CAI Varallo – dal 1867", a testimonianza della lunga storia di questa sezione, la terza a nascere in Italia dopo Torino e Aosta, e che ancora oggi rappresenta un punto di riferimento attivo e vitale per l’intero territorio.