È venuto a mancare all’età di 102 anni Emilio Stainer, l'ultimo dei 34 alpini valsesiani reduci della Seconda Guerra Mondiale. Con lui scompare un importante testimone del Novecento, un uomo che ha intrecciato la propria esistenza con quella della sua comunità, lasciando un’eredità fatta di memoria, cultura e impegno.
Di professione insegnante, ha trascorso ben 38 anni nelle scuole della Valsesia, educando generazioni di giovani. Parallelamente, si è distinto per il suo impegno nella valorizzazione della cultura Walser: è stato presidente del gruppo folkloristico Die Walser Im Land, membro attivo del centro culturale WalserGmai, e tra i fondatori della Pro loco di Alagna. Ha contribuito anche alla realizzazione del dizionario I Walser e la loro lingua. Dal grande Nord alle Alpi, testimonianza concreta della sua passione per le radici linguistiche e storiche della sua gente.
Il nome di Emilio Stainer è legato anche all’imprenditoria locale: fu uno dei promotori della Sista, la società che rese possibile la costruzione della prima sciovia al Wold, segnando una tappa fondamentale per il turismo invernale ad Alagna.
Oltre alla moglie Luciana, Emilio lascia i figli Maurizio con Antonella e Massimo con Morena, i nipoti e molti parenti. Come hanno scritto con affetto gli alpini del gruppo Ana di Alagna, “ha deposto lo zaino e ha raggiunto il paradiso di Cantore”. Numerosi cittadini hanno voluto rendergli omaggio partecipando alla recita del rosario e alla cerimonia funebre, tenutasi martedì pomeriggio ad Alagna, segno tangibile del profondo legame che aveva con la sua comunità.
Rimangono i suoi scritti, i ricordi di una vita spesa al servizio della comunità, e il suo instancabile amore per Alagna e per le tradizioni Walser. Un esempio raro di dedizione e radicamento, che continuerà a vivere nella memoria collettiva.