Benvenuti al ventottesimo appuntamento con la rubrica “Riascoltati per voi”. Quest’oggi voglio parlarvi di un album che è stato, per molti, l’introduzione al mondo di Gwen Stefani, ma anche la porta d’accesso a un mix esplosivo fatto di ska, punk, pop e malinconia che, a distanza di trent’anni, riesce ancora a far ballare e riflettere. Ovviamente, il disco in questione è “Tragic Kingdom” dei No Doubt, pubblicato nel 1995.
Nel 1995 avevo 17 anni e ho ancora impresso il ricordo di un mio caro amico d'infanzia che, tra una chiacchierata e l'altra, mi disse di aver scovato un album veramente potente. Un giorno venne a casa mia, tirò fuori dal suo zaino un CD con una ragazza bionda in copertina e una scritta arancione in stile retrò e mi disse: "Ascoltalo. È davvero una bomba." Ed aveva ragione! Infatti, con questo disco, i No Doubt non solo conquistarono il mondo, ma dimostrarono che anche una band ska-punk californiana poteva affermarsi nel panorama rock globale, in un’epoca ancora dominata dall’ombra lunga del grunge. Ed è così che Gwen Stefani divenne la nuova icona degli anni ’90.
"Tragic Kingdom” è il perfetto equilibrio tra energia e introspezione, è un disco sincero, variegato, ha rabbia da esprimere e tanta voglia di farti ballare come se fosse ancora il 1995. Il brano “Just a Girl” è fin da subito diventato il grido di battaglia di tutte le ragazze che si sentivano incasellate in ruoli imposti. È un brano irriverente, ironico e feroce. Gwen Stefani non canta semplicemente: sfida, provoca, si ribella. Poi c’è “Don’t Speak”, la ballata straziante che ha fatto ben presto il giro del mondo. Ancora oggi, ogni volta che parte quell’arpeggio iniziale, non importa quanti anni hai, ma è impossibile non farsi prendere da una leggera malinconia. Ma l’album non è solo questi due brani. C’è la frenesia di “Spiderwebs”, il groove incalzante di “Excuse Me Mr.”, la nostalgia anni cinquanta di “End It on This” e persino un omaggio al funk in “Different People”. Insomma, “Tragic Kingdom” è un contenitore perfetto di stili e umori, proprio come un’adolescenza vissuta al massimo.
Prima di lasciarvi all'ascolto e farvi fare un tuffo nella vostra adolescenza degli anni '90, vorrei sottolineare come questo disco non sia per niente invecchiato. Ancora oggi è da ascoltare a tutto volume, con i finestrini abbassati, mentre si canta a squarciagola sotto il sole di luglio. Perché “Tragic Kingdom” è, in fondo, una celebrazione della giovinezza che non vuole arrendersi mai.
I miei brani preferiti sono: "Spiderwebs", "Excuse Me Mr.", "Just a Girl", "Different People", "The Climb", "Sunday Morning", "Don’t Speak", "World Go 'Round" e "End It on This”.
Voto: 9
Tracce:
1) Spiderwebs
2) Excuse Me Mr.
3) Just a Girl
4) Happy Now?
5) Different People
6) Hey You!
7) The Climb
8) Sixteen
9) Sunday Morning
10) Don’t Speak
11) You Can Do It
12) World Go 'Round
13) End It on This
14) Tragic Kingdom
Durata: 59 minuti.
Formazione:
- Gwen Stefani – voce
- Eric Stefani – chitarra, tastiere
- Tom Dumont - chitarra
- Tony Kanal – basso
- Adrian Young – batteria, percussioni
- Phil Jordan - tromba
Mi piacerebbe davvero conoscere le vostre impressioni! Condividete con me i vostri pensieri non solo su "Tragic Kingdom”, ma anche sui No Doubt e sull'impatto che la loro musica ha avuto sulle vostre vite. Ogni opinione è un pezzo in più di questa grande storia musicale che ci unisce.
Alla prossima tappa del nostro viaggio musicale!