Nella notte di San Lorenzo, le stelle cadenti che illuminano il cielo sono in realtà le Perseidi, uno sciame meteorico visibile ogni anno tra la fine di luglio e la metà di agosto. Il momento di massima intensità si registra intorno al 10 agosto, quando la Terra attraversa la scia di detriti lasciata dalla cometa Swift-Tuttle. Questi minuscoli frammenti, entrando nell’atmosfera terrestre, bruciano a contatto con l’aria e tracciano luminose scie nel cielo.
Se la spiegazione astronomica è chiara, il fascino popolare risiede nella tradizione che le chiama “lacrime di San Lorenzo”, in ricordo del martirio del santo, arso vivo su una graticola il 10 agosto del 258 d.C. Secondo la leggenda, quelle luci sarebbero proprio le sue lacrime, che ogni anno tornano a brillare.
Per godere al meglio dello spettacolo delle Perseidi, è consigliabile scegliere luoghi lontani dalle luci artificiali, preferibilmente in campagna o in montagna. L’ideale è sdraiarsi a terra, spegnere le luci dei dispositivi elettronici e lasciare che gli occhi si adattino al buio per almeno 15-20 minuti.
Qualche curiosità?
- Le Perseidi si chiamano così perché sembrano provenire dalla costellazione di Perseo.
- Si possono vedere fino a 100 meteore all’ora nel momento di massimo picco.
- Il prossimo appuntamento simile? A dicembre, con le Geminidi.