E' rivoluzione per gli incivili dei rifiuti. Da sabato 9 agosto è cambiata radicalmente la musica per chi abbandona rifiuti dal finestrino dell’auto. Con l’entrata in vigore del Decreto-Legge n. 116, il Governo ha introdotto una stretta senza precedenti contro il degrado urbano: sanzioni fino a 18mila euro, sospensione della patente, possibilità di arresto nelle aree protette e, soprattutto, uso delle telecamere come prova.
Fino a oggi, per multare chi lanciava rifiuti da un veicolo era necessaria la contestazione immediata: una pattuglia doveva assistere al gesto, fermare il mezzo e identificare il conducente. Ora, invece, la legge consente alle forze dell’ordine di utilizzare le immagini provenienti da qualsiasi impianto di videosorveglianza, sia pubblico che privato, vale a dire dalle telecamere comunali, a quelle autostradali, di negozi o anche di abitazioni.
Come spiega il comandante Luigi Altamura, referente Anci per la viabilità, “basta un fotogramma nitido della targa” per risalire al proprietario del veicolo tramite la Motorizzazione e notificare la multa a casa.
Le sanzioni? bisogna distinguere: per i cosiddetti Rifiuti “minori” (illecito amministrativo): lancio di mozziconi, fazzoletti o piccoli oggetti. Multe fino a 1.188 euro; Rifiuti “non pericolosi” (reato): abbandono di sacchetti di rifiuti, lattine o bottiglie di vetro. Si passa al penale, con ammende da 1.500 a 18.000 euro; Abbandono in aree protette (reato con arresto): in parchi, riserve, aree fluviali o zone già inquinate, se il gesto comporta pericolo per persone o ambiente, l’arresto va da sei mesi a cinque anni e mezzo, fino a sette nei casi più gravi. Previsto anche l’arresto differito entro 48 ore, possibile anche solo sulla base di prove video.
Per le violazioni penali, la patente può essere sospesa fino a sei mesi. Nei casi più gravi, specie con veicoli aziendali, è prevista la confisca del mezzo, a meno che il proprietario non dimostri la totale estraneità all’illecito.
Con queste misure, un gesto di inciviltà che in passato poteva restare impunito diventa oggi un reato grave, punito con pene severe e con il supporto costante dell’“occhio” delle telecamere, attivo 24 ore su 24.