ATTUALITÀ - 10 settembre 2025, 09:55

Distanze cimiteriali, il Piemonte fa da apripista con un disegno di legge nazionale

L'assessore all'Urbanistica, Marco Gallo: “Rispondiamo così a un’esigenza concreta di tanti piccoli Comuni, soprattutto montani”

Distanze cimiteriali, il Piemonte fa da apripista con un disegno di legge nazionale

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato una proposta di legge da trasmettere al Parlamento per modificare l’articolo 338 del Testo Unico delle leggi sanitarie, che regola le distanze minime tra i cimiteri e gli edifici. La normativa statale, ferma da decenni, prevede oggi un limite di 200 metri con deroghe ridotte, spesso incompatibili con la realtà dei piccoli centri e ormai obsoleta rispetto alle nuove tecniche che oggi si applicano nel settore.

 

La proposta piemontese amplia le possibilità di deroga, consentendo la costruzione entro i 200 metri dal perimetro cimiteriale – mai sotto i 50 metri – previa deliberazione del Consiglio comunale e parere favorevole dell’ASL, tenendo conto delle moderne tecniche di sepoltura e delle mutate condizioni igienico-sanitarie.

 

«Questa iniziativa – sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Marco Gallo – nasce dall’ascolto delle difficoltà di tanti sindaci e cittadini, in particolare nei piccoli comuni montani, dove la presenza dei cimiteri a ridosso dei centri abitati impediva spesso lo sviluppo edilizio e la valorizzazione del territorio. Con la proposta al Parlamento vogliamo dare risposte concrete e aggiornare una norma ormai superata, garantendo al tempo stesso la sicurezza e il rispetto delle regole sanitarie».


La Regione Piemonte porta così all'attenzione nazionale un tema comune a centinaia di comunità locali, offrendo uno strumento di flessibilità e chiarezza urbanistica atteso da tempo, che invece finora ha causato ritardi e incertezze per amministratori e cittadini. L’auspicio unanime dell'assessorato all'Urbanistica e del Consiglio regionale tutto, che si è mostrato compatto nell'approvare questa proposta di legge, è che il Parlamento accolga la proposta e dia ai Comuni (soprattutto quelli che più di tutti vivoono isolamento demografico, immobilismo edilizio e fragilità infrastrutturali) uno strumento efficiente in più per governare il proprio territorio.

 

La proposta sarà ora trasmessa alla Camera dei Deputati, segnalando un impegno concreto della Regione Piemonte per aggiornare la normativa statale e offrire soluzioni equilibrate e orientate al bene comune.


C.S. Regione Piemonte, M.C.T.