ATTUALITÀ - 19 settembre 2025, 15:27

Piemonte e Valle d'Aosta: promossa in Europa la rete oncologica regionale FOTO

Conclusa la terza visita nell’ambito del progetto “Comprehensive Cancer Infrastructure for Europe”.

Piemonte e Valle d'Aosta: promossa in Europa la rete oncologica regionale

La Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta ha ospitato a Torino la terza e ultima “Deep Dive Visit” degli esperti europei nell’ambito del progetto Comprehensive Cancer Infrastructure for Europe (CCI4EU), promosso dalla Commissione Europea all’interno della Mission Cancer e avviato nel maggio 2024. Si tratta di un’iniziativa che coinvolge dieci realtà di eccellenza a livello continentale e che vede la Rete piemontese e valdostana come unica rappresentante italiana, con l’obiettivo di rafforzare e ottimizzare le infrastrutture oncologiche e di sviluppare la ricerca e l’innovazione nella cura del cancro.

La Mission Board europea sul Cancro definisce una Comprehensive Cancer Infrastructure (CCI) come un’infrastruttura nazionale o regionale in grado di integrare e coordinare risorse e servizi per migliorare e innovare l’assistenza oncologica. Una CCI mette insieme assistenza clinica, ricerca, formazione dei professionisti, educazione e coinvolgimento dei pazienti, dei sopravvissuti e delle famiglie, con il compito di garantire equità di accesso alle cure, promuovere l’innovazione e trasferire rapidamente i risultati della ricerca nella pratica clinica. Per raggiungere tali obiettivi è necessario un coordinamento che copra tutte le fasi della malattia, dalla prevenzione primaria fino agli stadi più avanzati, con un’integrazione tra servizi territoriali, ospedali e istituti di ricerca. L’Europa punta a garantire che entro il 2030 il 90% dei pazienti oncologici sia trattato all’interno di una CCI.

Il progetto prevede inoltre la partecipazione di un Comprehensive Cancer Center accreditato dall’OECI (Organisation of European Cancer Institutes). In questo contesto l’Istituto di Candiolo, unico IRCCS del Piemonte, rappresenta il punto di accesso al progetto europeo e svolge un ruolo fondamentale di collegamento tra la Rete Oncologica regionale e l’infrastruttura oncologica europea.

“La conclusione della terza visita europea segna una tappa fondamentale, ma non un punto di arrivo – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi –. La Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta continuerà a rafforzare i percorsi di cura, ridurre le disuguaglianze di accesso, promuovere l’innovazione tecnologica e sostenere la ricerca clinica, in dialogo con pazienti, professionisti e comunità scientifica. Con il supporto della Commissione Europea, delle istituzioni locali e dei partner accademici e clinici, la Rete si candida a svolgere un ruolo di primo piano nella costruzione di un sistema oncologico sempre più integrato, innovativo e centrato sul paziente”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore di Azienda Zero, Adriano Leli, che ha sottolineato come Piemonte e Valle d’Aosta siano stati giudicati in grado di garantire i requisiti richiesti dalla Coordination Support Action, grazie a una Rete Oncologica che da anni persegue la maggior parte degli obiettivi indicati dall’Unione Europea. Il coordinatore della Rete Oncologica, professor Massimo Aglietta, ha evidenziato come il confronto con gli esperti internazionali abbia consolidato le collaborazioni tra le diverse realtà impegnate nella diagnosi e cura dei pazienti oncologici e abbia potenziato le strutture di ricerca, con progetti che coinvolgono non solo il Centro di Candiolo e i grandi ospedali, ma anche le strutture territoriali.

La terza visita, denominata “Site to report back and gain further focused advice (evaluation phase)”, ha rappresentato la fase di valutazione del percorso avviato. L’incontro è servito a presentare i risultati raggiunti, a discutere le difficoltà incontrate e a ricevere indicazioni mirate dagli esperti europei per consolidare le strategie intraprese e proiettare la Rete verso il futuro.

Gli esperti provenienti da Olanda, Germania, Spagna, Svezia, Danimarca, Irlanda e Italia hanno sottolineato i progressi significativi compiuti, in linea con l’obiettivo europeo di garantire che entro il 2030 il 90% dei pazienti oncologici sia seguito all’interno di una Comprehensive Cancer Infrastructure. Il percorso svolto ha permesso non solo di affrontare criticità con approcci innovativi, ma anche di consolidare la governance della Rete Oncologica, creando un modello organizzativo virtuoso a beneficio dell’intero sistema sanitario.

In allegato alcune immagini della giornata di lavoro.

C.S. Regione Piemonte, G. Ch.