Riceviamo e pubblichiamo.
L’area di sosta intitolata a Gianluca Camaschella, situata lungo i “Sentieri di Padre Gallino” e posta in posizione dominante sopra la città di Varallo, rappresenta un punto di particolare interesse per cittadini e turisti. Oggi, tuttavia, la vegetazione eccessiva ne compromette la funzione di belvedere, impedendo di godere appieno della vista panoramica sulla città. Uno spazio che potrebbe fungere da terrazza naturale su Varallo, attrezzato come area pic-nic e luogo di accoglienza, resta così sottoutilizzato e poco fruibile.
È doveroso ribadire il valore dell’attività del CAI Varallo e dei suoi volontari, che con dedizione si occupano della manutenzione dei sentieri. Grazie al loro lavoro, la città dispone di una rete escursionistica ricca e preziosa, che spazia da percorsi storici a itinerari di grande suggestione naturalistica. Ma a fronte di questo impegno encomiabile, è necessario che anche l’Amministrazione comunale faccia la sua parte, con una collaborazione più profonda e strutturata a sostegno delle attività di cura e manutenzione.
Il tema non riguarda soltanto l’area sosta “Camaschella”, ma si estende ad altri luoghi significativi come il percorso delle “Tre Croci”, che rappresentano anch’essi un elemento identitario e un richiamo turistico. In questo contesto va sottolineato che oggi, accanto alla commissione segnaletica del CAI e ai volontari del GRIM, si sono aggiunti alcuni volontari auto-organizzati appassionati di corsa in montagna e di MTB, nonché un volontario della Pro Loco di Verzimo, che contribuiscono alla cura dei sentieri intorno al monte Tre Croci. Un patrimonio umano che testimonia la passione diffusa per il territorio e che meriterebbe di essere valorizzato al meglio.
L’azione più efficace sarebbe proprio quella di coordinare tutte le forze disponibili sul campo a cura del Comune di Varallo, che potrebbe inoltre mettere a disposizione ulteriori risorse, umane e logistiche. Solo attraverso un coordinamento unitario e il coinvolgimento attivo dell’ente municipale sarà possibile trasformare l’impegno dei volontari in un risultato stabile e duraturo, restituendo così alla città sentieri e punti panoramici curati, sicuri e all’altezza della vocazione turistica a cui Varallo ambisce sempre più a pieno titolo.