CRONACA - 30 settembre 2025, 10:36

Vercelli, dal Sappe: "Detenuto dà in escandescenza in aula"

Vercelli, dal Sappe: "Detenuto dà in escandescenza in aula"

Riceviamo e pubblichiamo:

Sabato si è verificato un gravissimo episodio verificatosi presso un'aula del tribunale di Vercelli. A darne la notizia è il Segretario del Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Vicente Santilli"Durante un’udienza per direttissima, un detenuto nordafricano del carcere stava palesando un atteggiamento particolarmente agitato ed aggressivo. In un crescendo ingiustificato, l’uomo iniziava ad inveire contro la signora magistrato ed i componenti la scorta della Polizia Penitenziaria, tanto da tentare di danneggiare i mobili dell’aula del tribunale. Allontanato dall’aula, il detenuto si scagliava con violenza contro due poliziotti. A nulla serviva una pausa temporanea dell’udienza, continuando il ristretto nel suo atteggiamento aggressivo e violento”. Per il sindacalista, si è trattato di un “gravissimo episodio” per il quale “il Sappe esprime la piena solidarietà ai poliziotti penitenziari coinvolti nell'accaduto. Il peggio è stato evitato grazie alla loro grande professionalità. Il Sappe a voce alta continuerà imperterrito a chiedere l'intervento da parte dei vertici dell'Amministrazione Penitenziaria affinché intervengano con soluzioni adeguate a tutela e salvaguardia dei poliziotti penitenziari".

Chi aggredisce un poliziotto, un appartenente alle Forze dell’Ordine, aggredisce lo Stato”, denuncia Donato Capece, segretario generale del SAPPE. “Ci attiveremo presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinché le giuste proteste dei colleghi di Vercelli e del Piemonte trovino attenzione e conseguenti provvedimenti. La Polizia Penitenziaria è veramente stanca di subire quotidianamente gratuite violenze”. 

“Rivendichiamo la dotazione di strumenti di difesa per garantire l’incolumità fisica degli appartenenti alla Polizia Penitenziaria”, evidenzia il leader nazionale del SAPPE, “Si riparta da questi gravi fatti per porre fine all’onda lunga dello smantellamento delle politiche di sicurezza dei penitenziari attuato nel passato! Smembrare la sicurezza interna delle carceri con vigilanza dinamica, regime aperto ed assenza di Polizia Penitenziaria ha infatti favorito inevitabilmente gli eventi critici, che sono costanti e continui. E non è certo l’affettività in carcere a favore dei detenuti la priorità di intervento per il sistema carceri!”, conclude Capece.

C.S. Sappe - J.B.