CRONACA - 09 ottobre 2025, 11:40

“Falso figlio” al telefono chiede soldi e gioielli, a Biella vercellese cade nella trappola della Polizia

In arresto un 39enne per truffa, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.

“Falso figlio” al telefono chiede soldi e gioielli ma a Chiavazza cade nella trappola della Polizia (foto di repertorio)

I truffatori hanno provato a raggirare degli anziani con un metodo diverso ma anche stavolta gli è andata male. Arrivano aggiornamenti importanti dal fatto di cronaca avvenuto ieri pomeriggio nel rione di Chiavazza, a Biella, dove una coppia di anziani ha ricevuto una telefonata da parte del “presunto figlio” che chiedeva denaro per acquistare una casa all’asta e che se non avesse consegnato subito i soldi avrebbe perso la caparra già data.

I due anziani hanno riferito di non avere tutto il contante necessario, al che il “figlio” ha detto loro che sarebbero andati bene anche i gioielli di famiglia, tanto sarebbero stati restituiti una volta ottenuto il mutuo dalla banca. La signora a questo punto si è insospettita e ha contattato la Polizia di Stato segnalando quanto stava accadendo. Velocemente gli agenti della Squadra Mobile hanno preparato una trappola ai truffatori che, nel frattempo, sono rimasti sempre in contatto telefonico con il marito della signora.

Come indicato dai truffatori al telefono, l’anziano si è recato in strada per l’appuntamento con l’incaricato del notaio; qui è stato avvicinato da un uomo che ha ritirato i soldi e i gioielli ma è stato subito fermato da un ispettore della Squadra Mobile che è riuscito a bloccarlo, anche se questi lo ha colpito con una gomitata al volto. L’uomo, un 39enne residente in provincia di Vercelli, è stato quindi arrestato per una truffa, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale. Il reo è trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa dell’udienza di convalida.

Redazione g. c.