Varallo-Civiasco - 09 ottobre 2025, 10:36

Successo per “L’inquieto Monte della malora”: novecento spettatori per la rievocazione teatrale al Sacro Monte di Varallo

Successo per “L’inquieto Monte della malora”: novecento spettatori per la rievocazione teatrale al Sacro Monte di Varallo

Domenica 5 ottobre il Gran Teatro Montano per un giorno è tornato ad essere un grande spettacolo popolare, animato da chi lo ideò, Fra’ Bernardino Caimi, agli artisti che lo realizzarono, all’architetto Galeazzo Alessi e al vescovo Bascapè che impresse una svolta nella progettazione, ma reso vivo anche dai “fruitori”: visitatori, nobili signore e popolane. Persino le statue hanno ripreso vita raccontando le loro vicende e le loro tribolazioni: da Baldassarre, il re moro che non trovava la mirra, a Eva retrocessa ad armigero baffuto, all’attricetta in cerca d’ingaggio per la parte della “Santa Americana”, in realtà la Samaritana al pozzo. Al Monte si è riacceso il forno per modellare le statue, di fronte alla Cappella degli innocenti la conversazione tra dame sorde come campane sortisce effetti umoristici, mentre il mercato, sotto il complesso di Nazaret, con le “pome di Parone belle e buone” viene deplorato dal vescovo Bascapè, che intima alle venditrici di andarsene e per il futuro non osare varcare la porta del sacro recinto. All’Albergo del Pellegrino l’oste in caccia di clienti propone il suo di albergo, Albergo Sacro Monte, per gustare: “Cibi caldi, freddi e anche tiepidi”. Al Sepolcro l’elegante turista inglese che aveva perso il marito si affida alle dubbie capacità di una zingara musicante. Sul sagrato della Basilica un venditore d’indulgenze, che si era “riciclato” dopo che il commercio delle reliquie non era più redditizio, s’appellava alla generosità dei visitatori. Daniele Conserva e Luca Perrone, ideatori e registi dello spettacolo hanno scelto di adottare un registro sospeso tra il comico e il surreale, facendo riemergere dai secoli le figure degli artisti più importanti che hanno lavorato al Sacro Monte, da Gaudenzio a Galeazzo Alessi, ai fratelli D’Enrico, evocandoli attraverso il loro lato più umano, per far emergere la vis comica dell’arte popolaresca che è insita nel teatro da strada, cui la rappresentazione si ispira. “L’inquieto Monte della malora. Antichi racconti e strani incontri sul Monte Sacro” è una suggestiva rievocazione storica teatralizzata, ideata e realizzata dagli “Osti della malora” e l’Istituto Alberghiero G. Pastore, che ha impegnato un “cast” di settanta persone: trenta studenti dell’Alberghiero, venti attori e dieci al servizio reception, nove docenti e trentuno volontari varallesi e genti da tutta la Valsesia, insieme per vivere e far vivere la storia teatralizzata del Monte e della Comunità Varallese. Gli attori che hanno dato vita alle dodici scene sono stati quarantacinque, perché le dieci “Guide” in realtà erano esse stesse interpreti che coinvolgevano il pubblico, introducendolo alle follie di una giornata popolata dai personaggi più stravaganti e truffaldini, che si muovevano all’interno di scenografie ideate e realizzate da Marcello Moscatelli e Gianpiero Cominetti, abbigliati con i costumi scelti da Annalisa Nardella. Grazie anche ai responsabili della logistica: Tamara Delconte, Giovanna Gattoni e Antonella Marcon, lo spettacolo è stato perfetto anche dal punto di vista organizzativo, non c’erano buchi nella “catena di trasmissione” tra un quadro e l’altro, e il percorso si è concluso dove era iniziato. Dal mattino alle 10 alla sera alle 17, Piazza Testori, antistante l’ingresso del Sacro Monte era affollata di persone che si prenotavano per la visita, accolti da un’organizzata réception, coordinata dall’insegnante Tamara Delconte: ai partecipanti veniva assegnato un braccialetto colorato che contraddistingueva i vari gruppi. Nell’attesa si potevano gustare le specialità degli “Osti della malora”: deliziose tortine con una gelatina speziata di lamponi e fragranti meringhe, sfornate dalle cucine dell’Istituto Alberghiero, sotto la sapiente guida dello chef Giorgio Anselmetti. Il bilancio della giornata è stato particolarmente positivo: diciotto visite, con la partecipazione ufficiale di novecento persone, che in realtà erano di più perché, spesso, lungo il percorso, si sono uniti altri visitatori del Sacro Monte, incuriositi da quella “giornata particolare”. L’evento alle soglie dell’autunno è ormai un appuntamento atteso: le persone provengono da Varallo, dalla Valsesia, ma anche da molto più lontano: Torino, Milano, la Svizzera. Hanno partecipato anche sessanta giovani che suonano nella Banda Rappresentativa Giovanile ANBIMA della Provincia di Torino, che erano venuti a Varallo per il gemellaggio con la corrispondente formazione musicale delle Province di Novara e Vercelli. Valentina Griselda, Segretaria e musicista della Banda Musicale Città di Varallo, che li ha accompagnati, ha riscontrato l’entusiasmo dei giovani musicisti per questa rappresentazione che ha consentito loro di vedere un Sacro Monte vivo e animato. Questo Progetto, ricordano gli Insegnanti dell’Istituto Alberghiero, è nato per assolvere a tre fondamentali necessità didattiche: “Far conoscere ai ragazzi il loro territorio, far capire come si organizzino determinati eventi, migliorare l’aspetto comunicativo con il turista o il visitatore, imparando a relazionarsi con il pubblico. Le classi del settore Accoglienza: terza, quarta e quinta, hanno aderito con entusiasmo, trasformandosi in attori, comparse, guide e addetti al ricevimento, vivendo attivamente il progetto. Gli studenti di cucina hanno preparato delle deliziose crostatine monoporzione che sono andate presto esaurite”. Gli organizzatori, il gruppo 'Osti della Malora' e l'Istituto Alberghiero 'G. Pastore', ringraziano il pubblico per la fiducia, per l’entusiasmo trasmesso, che ha incoraggiato e rassicurato anche i più timidi, per le generose offerte che aiuteranno a tenere viva questa manifestazione, il personale docente e non docente, i volontari, tutte le persone che, pur non essendo direttamente coinvolte, si sono rese disponibili in modo assolutamente disinteressato e gratuito, gli Enti proprietario (Comune) e gestore (Ente regionale) del Sacro Monte patrimonio UNESCO e tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione.

Piera Mazzone