ATTUALITÀ - 12 ottobre 2025, 07:10

Piemonte e CAI firmano il protocollo 2025–2030: sicurezza, accessibilità e digitale

Piemonte e CAI firmano il protocollo 2025–2030: sicurezza, accessibilità e digitale

La Regione Piemonte e il Club Alpino Italiano hanno sottoscritto a Macugnaga, durante la Quarta Conferenza Europea sui Sentieri e Cammini, un nuovo Protocollo d’intesa che guiderà fino al 2030 la manutenzione, il ripristino e la promozione del patrimonio escursionistico e rifugistico piemontese. 

L’accordo, definito “strategico” dalla Regione, consolida oltre vent’anni di collaborazione con il CAI e punta a una programmazione pluriennale degli interventi sulla rete dei percorsi e delle strutture in quota, riconosciuta tra le più estese e frequentate d’Europa. Il Piemonte conta infatti più di 60 rifugi gestiti, 10 autogestiti, 21 incustoditi e 47 bivacchi, per circa 3.740 posti letto, oltre a 20.800 chilometri di sentieri censiti, che offrono itinerari dalle passeggiate turistiche alle grandi traversate alpine. 

«Un’alleanza strategica per rendere più sicuri, accessibili e sostenibili i nostri sentieri e rifugi», ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo e Promozione della Montagna Marco Gallo, sottolineando come il Piemonte sia «la prima Regione italiana a dotarsi di uno strumento così completo e strutturato» che riconosce il CAI quale partner stabile su gestione, sicurezza e promozione dell’ambiente naturale. «Con questo accordo investiamo nel futuro delle Terre Alte, promuovendo turismo responsabile, manutenzione del territorio e valorizzazione delle comunità montane». 

Sulla stessa linea l’assessore ai Fondi di Sviluppo e Coesione Gian Luca Vignale: «Regione e CAI assieme per potenziare il turismo e le attività outdoor piemontesi. La grande rete sentieristica e i rifugi gestiti dal CAI hanno reso le nostre valli fruibili ben oltre il periodo invernale. Il protocollo riconosce il valore di questo patrimonio e il ruolo del CAI nella sua tutela e promozione». 

Il documento, firmato dagli assessori Gallo e Vignale e dal presidente generale del CAI Antonio Montani, individua sette aree di intervento: ripristino e messa in sicurezza di rete escursionistica e infrastrutture montane; aggiornamento di percorsi, vie ferrate e siti di arrampicata; manutenzione di segnaletica e strutture della GTA e del Sentiero Italia CAI; formazione di operatori e volontari; promozione della sicurezza e dell’uso di strumenti digitali come GeoResQ; creazione di una piattaforma unica di prenotazione digitale dei rifugi; organizzazione di eventi culturali, scientifici e divulgativi orientati a inclusione e accessibilità. Per l’attuazione è previsto un Tavolo tecnico paritetico Regione–CAI incaricato di definire priorità e modalità operative. 

«Auspico che questo protocollo sia un esempio anche per altre realtà», ha affermato Antonio Montani. «Serve un’attenzione a 360 gradi verso sentieri e territori montani, con azioni coordinate su messa in sicurezza, digitalizzazione e fruizione sostenibile per gestire i grandi flussi turistici». 

Il protocollo integra gli obiettivi della Legge regionale 12/2010 sul recupero e la valorizzazione del patrimonio escursionistico e della Legge regionale 14/2019, rafforzando la strategia piemontese a favore del turismo sostenibile, della tutela ambientale e della fruizione consapevole delle aree montane. La firma ha preceduto il panel “Verso un linguaggio comune per i sentieri”, che conferma il Piemonte come Regione capofila nelle politiche di valorizzazione e gestione del patrimonio escursionistico a livello nazionale ed europeo. 

C.S. Regione Piemonte, G. Ch.