Animalerie - 16 ottobre 2025, 08:50

Leinì (TO), il sindaco Torella grazia la vitella dal macello: presto prenderà il suo nome

Una storia a lieto fine.

Leinì (TO), il sindaco Torella grazia la vitella dal macello: presto prenderà il suo nome

Momenti di panico, un inseguimento surreale e, alla fine, un epilogo che scalda il cuore.
La fuga di un presunto toro, nella giornata di lunedì 13 ottobre, tra le strade di Leinì (TO) aveva fatto parlare di sé. Una corsa forsennata tra auto e passanti lungo le vie cittadine. Il bovino in fuga è stato visto e fotografato da molti, e le sue immagini hanno rapidamente fatto il giro dei social.

Avvistato inizialmente nel centro del paese, l’animale aveva poi raggiunto le zone periferiche, costringendo le autorità a chiudere alcune strade e a invitare i residenti a non uscire di casa.

Carabinieri, Polizia locale e veterinari dell’ASL TO4 si erano messi sulle sue tracce. Un inseguimento durato ore, prima della cattura, al termine del quale è emersa la verità: non si trattava di un toro, bensì di una giovane vitella di appena 15 mesi, fuggita terrorizzata da un vicino mattatoio.

Bloccata e sedata, la vitella rischiava comunque la macellazione, sospesa solo temporaneamente a causa dell’anestetico somministrato durante la cattura. Quel tempo si è però rivelato prezioso per attivare una catena di solidarietà: in molti hanno espresso la volontà di salvarla dal macello.

Un appello accorato è arrivato anche dal sindaco di Leinì (TO), Luca Torella, che ha scritto una lettera all’allevatore di Rivarolo Canavese (TO) chiedendone la grazia.

Grazie all’intervento del primo cittadino e alla generosità di alcune persone — che hanno preferito restare anonime — è stato trovato un rifugio pronto ad accogliere l’animale e a offrirle una nuova vita.

L’allevatore si è quindi detto disponibile a riprendere la vitella in attesa del trasferimento al Rifugio Jill Phipps di Albugnano (AT), in provincia di Asti. Si tratta di una struttura nata nel 2016 che offre asilo ad animali da allevamento destinati al macello: qui vivono 16 bovini, 12 maiali, oltre 70 ovicaprini, polli, galline, conigli, ma anche cani e gatti.

Nel 2020, in un caso analogo, il rifugio aveva salvato Tarosh, un toro scappato da Centallo (CN), nel Cuneese, dopo tre settimane di ricerche.

Come spiegato da Daniela Shehu e Gianluca Serra, fondatori del rifugio, in onore del sindaco che si è speso per l’animale in fuga, la vitella verrà chiamata Torella.

Il progetto del Rifugio Jill Phipps, viste le spese di trasporto e mantenimento della vitella, può essere sostenuto contattando la struttura direttamente tramite la loro pagina Facebook.

Dalla Redazione di Torino, G. Ch.