Un incontro partecipato e ricco di contenuti quello che si è svolto ieri sera nella Sala del Consiglio comunale di Borgosesia, dove Comune, ASL di Vercelli e Regione Piemonte si sono confrontati sul futuro dell’Ospedale Santi Pietro e Paolo.
Al tavolo, insieme al sindaco Fabrizio Bonaccio, erano presenti l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi e il direttore generale dell’ASL VC Marco Ricci, oltre a numerosi amministratori del territorio. Al centro del dibattito, il piano di rilancio del presidio borgosesiano, dopo la chiusura del punto nascite che ha destato forte preoccupazione nella popolazione.
“Ringrazio l’assessore Riboldi e il direttore Ricci per la presenza e i feedback forniti – ha dichiarato Bonaccio –. Finora i programmi sono stati rispettati, ma continuerò a vigilare perché vengano mantenuti tutti gli investimenti promessi. Borgosesia e tutta la Valsesia meritano un ospedale efficiente.”
Il direttore generale Marco Ricci ha illustrato i risultati raggiunti nei primi mesi di attuazione del piano, a partire dai lavori al Pronto Soccorso, che dovrebbero concludersi entro fine anno. Tra le novità: quattro nuove postazioni OBI (osservazione breve intensiva), spazi interni ampliati e una sala d’attesa dedicata alle carrozzine.
È stato inoltre esteso l’orario degli ambulatori fino alle 17, e potenziata l’attività di ortopedia, ora operativa sette giorni su sette dalle 8 alle 20, con reperibilità notturna.
L’assessore Riboldi ha confermato l’impegno della Regione a proseguire con serietà e gradualità nella realizzazione del piano di rilancio, ribadendo che la chiusura del punto nascite è stata una scelta dettata dai numeri, ma che l’attenzione sul presidio di Borgosesia resta alta.
Durante la serata, il sindaco Bonaccio ha annunciato due importanti novità frutto del dialogo costante con la Regione:
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nel 2026 verrà installata una risonanza magnetica tradizionale whole body, che permetterà di eseguire diagnostiche complete e non più limitate alle piccole articolazioni;
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dal 26 novembre 2025 tornerà operativo l’ambulatorio di Dermatologia, grazie all’arrivo di un medico proveniente da Israele.
Un altro tema discusso riguarda la proposta, avanzata dal presidente della Provincia Davide Gilardino, di ripristinare la suddivisione del territorio in due distretti sanitari, uno per la pianura e uno per la Valsesia, così da garantire una gestione più aderente alle diverse esigenze locali.
Bonaccio ha infine sottolineato il sostegno concreto degli industriali del territorio, che hanno messo a disposizione risorse economiche per favorire l’arrivo di nuovi cardiologi all’interno dell’ospedale borgosesiano.
“È un segnale importante di collaborazione e senso di responsabilità – ha commentato il sindaco –. In un periodo di carenza di personale medico, il contributo del territorio può davvero fare la differenza.”
L’amministrazione comunale continuerà a monitorare da vicino l’evoluzione del piano sanitario, a tutela del diritto alla salute dei cittadini di Borgosesia e della Valsesia.