Ultim'ora - 30 ottobre 2025, 12:44

Convegno Ail, esperti a confronto su alimentazione e stili di vita in oncoematologia

(Adnkronos) - Uno spazio privilegiato di confronto multidisciplinare tra ricercatori nazionali e internazionali. E' 'Curare è prendersi cura. Alimentazione, benessere e stili di vita: l'impegno di Ail', titolo della quinta edizione del Convegno nazionale promosso dall'Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, che si è svolto oggi a Roma. L'incontro - aperto dai saluti istituzionali del ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e del ministro della Salute Orazio Schillaci - è stato un invito alla riflessione collettiva, alla responsabilità condivisa e all'azione concreta per agire su stili di vita e, in particolare, su come l'alimentazione e gli appropriati percorsi nutrizionali possano influenzare il decorso delle patologie onco-ematologiche. In occasione dell'evento Ail è stato presentato il 'Manifesto per la tutela del diritto universale alla salute e per la costruzione di un sistema sanitario equo, efficiente e centrato sulla persona', un documento che mira a individuare i principi fondamentali per garantire a tutti l'effettivo esercizio del diritto alla salute. La tutela della salute e del benessere richiede infatti un impegno comune, continuativo e fondato su solide evidenze scientifiche, attraverso un'azione coordinata e condivisa. 

Ail ha riunito a Roma studiosi, medici, nutrizionisti, psicologi, sociologi dell'ambiente e volontari da tutta Italia e dall'estero per avviare un confronto sulla salute che non può essere ridotta esclusivamente a una dimensione clinica. "Curare significa, prima di tutto, prendersi cura delle persone nella loro interezza - dichiara Giuseppe Toro, presidente nazionale Ail - La salute non può essere ridotta esclusivamente a un fatto clinico, ma è il risultato di un equilibrio tra corpo, mente e ambiente. Con questo convegno Ail vuole riaffermare l'importanza di alimentazione, benessere e stili di vita come pilastri fondamentali della qualità della vita dei pazienti onco-ematologici. E' essenziale promuovere una cultura della salute che unisca ricerca scientifica, sostenibilità e responsabilità sociale. Solo attraverso la collaborazione tra medici, istituzioni e cittadini possiamo costruire un modello di cura che metta davvero al centro la persona e il suo ambiente di vita". 

Secondo i dati Globocan 2022, la leucemia è tra i 10 tumori più diagnosticati al mondo e rappresenta una delle principali cause di morte per cancro, riporta l'Ail. In Italia, solo nel 2022 si sono registrati oltre 10mila nuovi casi di leucemia e più di 7mila decessi. A questi si aggiungono quasi 6.300 nuovi casi di mieloma multiplo. Tuttavia c'è un dato che accende una speranza: circa il 40% dei tumori è potenzialmente prevenibile agendo su fattori di rischio modificabili come alimentazione, fumo, alcol, e sedentarietà. Sono queste le leve su cui possiamo intervenire per ridurre l’incidenza di molte patologie. In questo contesto, l'alimentazione emerge come uno snodo cruciale. In Italia però, oltre 6 milioni di persone vivono in povertà alimentare e non possono permettersi un pasto proteico ogni 2 giorni. La qualità del cibo non dipende solo da cosa mangiamo, ma anche da come quel cibo viene prodotto, confezionato, distribuito.  

I temi affrontati nel corso del convegno - illustra una nota - hanno toccato questioni urgenti come l'uso eccessivo di pesticidi in agricoltura, la presenza di sostanze tossiche nei materiali plastici del packaging e la lentezza con cui l'Unione europea si muove verso obiettivi concreti, come la riduzione del 50% dell'uso di pesticidi entro il 2030. Il dibattito ha riguardato anche l'esposizione cronica a polveri sottili, l'inquinamento urbano, la qualità dell'aria e dell'acqua. L'incontro si è articolato in 2 ampie sessioni scientifiche dense di contenuti e arricchite da testimonianze dal territorio. Sul concetto di 'Benessere integrato' è stato dato spazio anche al mondo della pediatria, con interventi dedicati alla dieta nei bambini affetti da leucemie e alla crescente incidenza dei tumori pediatrici in Italia.  

In particolare, Aurelio Angelini, sociologo dell'ambiente e presidente del Comitato nazionale educazione alla sostenibilità agenda 2030, ha aperto i lavori con un intervento dedicato all'impatto ambientale e alla salute, mettendo in evidenza come le crisi sanitarie e ambientale sono sempre più interconnesse. Hellas Cena e Simone Lanati, dell'università di Pavia e dell'Ics Maugeri Irccs di Pavia, hanno approfondito il tema della nutrizione come pre-abilitazione. Davide Leardini, oncoematologia pediatrica dell'Irccs Università di Bologna, ha offerto spunti significativi in merito alla dieta e alla sicurezza alimentare nei pazienti pediatrici affetti da patologie onco-ematologiche, mentre Anna Villarini, dell'università degli Studi di Perugia, ha illustrato il ruolo dell'alimentazione nei tumori ematologici, portando evidenze sui benefici di una dieta a base vegetale. Gemma Gatta, dell'Istituto nazionale tumori di Milano, ha fatto il punto sui tumori pediatrici in Italia, presentando dati che evidenziano un'incidenza tumorale pediatrica più alta rispetto al resto d'Europa, pur in presenza di una sopravvivenza maggiore. Maria Christina Cox, del Policlinico Tor Vergata di Roma, ha presentato i risultati di ricerche riguardanti il ruolo dell'esercizio fisico nella prevenzione tumorale, in particolare per i tumori del sangue, del colon, della mammella, dell'endometrio, del fegato e dei reni. Antonio Moschetta, dell'università degli Studi di Bari 'Aldo Moro', ha affrontato il tema del cancro come malattia del metabolismo. A concludere la sessione è stato Francesco Branca dell'università di Ginevra, Institute of Global Health, che ha tracciato un quadro complessivo delle raccomandazioni del World Health Organization e del World Cancer Research Fund, fornendo solide evidenze a sostegno di scelte alimentari sane e di politiche pubbliche mirate a garantire la disponibilità e l'accessibilità di alimenti salutari. 

Neuroscienze, politiche alimentari, agricoltura sostenibile, giustizia sociale sono stati al centro di un'altra sessione in cui sono intervenuti Vincenzo Russo ed Eleonora Brivio dell'università Iulm, che hanno illustrato i contributi delle neuroscienze, fornendo strumenti utili a comprendere le tecniche di nudging applicate alla promozione della salute. Elvira Tulimieri, psico-oncologa e presidente Ail Salerno, ha approfondito il tema del potenziamento delle life skills negli studenti delle scuole superiori, finalizzato a promuovere salute e benessere, nonché la sensibilizzazione verso la cultura della donazione e del volontariato. Paolo Guarnaccia, dell'università di Catania, ha affrontato il tema della transizione agroecologica. Ligia J. Dominguez Rodriguez, dell'università Kore di Enna, ha illustrato come una dieta equilibrata e antinfiammatoria possa modulare il microambiente tumorale, riducendo l'infiammazione sistemica e sostenendo il sistema immunitario, elementi cruciali nella gestione delle malattie onco-ematologiche. Luca Daconto, dell'università di Milano-Bicocca, ha discusso il ruolo dell'ambiente alimentare urbano e della qualità della vita. Andrea Pezzana, dell'Asl Città di Torino, ha offerto spunti significativi sull'approccio One Health, proponendo un ripensamento complessivo dell'intera filiera alimentare. A concludere la sessione è stata Maria Benedetta Donati, epidemiologa della Fondazione Umberto Veronesi, che ha trattato il tema 'Alimentazione e tumori'.  

Non sono mancate le testimonianze dalle sezioni provinciali Ail, che ogni giorno portano avanti progetti concreti al fianco dei pazienti. Dai servizi di nutrizione clinica al supporto psicologico, dalla promozione della cultura della donazione al sostegno nei percorsi terapeutici: le esperienze presentate delle sezioni Ail di Salerno, Lecce, Genova-Savona-Imperia, Padova e Palermo-Trapani raccontano un'Italia solidale, attenta e impegnata, rimarca l'associazione. Sono storie di cura quotidiana, dove la scienza incontra l'umanità. Progetti come 'Stai bene 3.0 Plus' per i bambini, 'Trotula' per il contrasto alla malnutrizione e 'Aily', una Aapp pensata per accompagnare i pazienti ematologici, dimostrano come il volontariato e il prendersi cura possano davvero fare la differenza, anche e soprattutto nella sanità. 

Il Convegno nazionale Ail - conclude la nota - è organizzato con il patrocinio di: ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Istituto superiore di sanità, Sport e Salute, Coni Comitato olimpico nazionale italiano, Ispra Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente, Regione Lazio e Comune di Roma. Si è avvalso inoltre del patrocinio di: Sie Società italiana di ematologia, Sies Società italiana di ematologia sperimentale, Aieop Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica, Fil Fondazione italiana linfomi, Fondazione Gimema Gruppo italiano malattie ematologiche dell'adulto Franco Mandelli, e Gitmo Gruppo italiano per il trapianto di midollo osseo, cellule staminali emopoietiche e terapia cellulare. 

 

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