ATTUALITÀ - 15 novembre 2025, 17:12

Pedemontana e ferrovie: il Biellese discute il futuro dei collegamenti, la Valsesia guarda alle ricadute FOTO e VIDEO

Le parole dei protagonisti

Biella: “Viabilità: Prospettive per il Biellese”, le parole dei protagonisti

Le infrastrutture che riguardano il Biellese avranno un ruolo strategico anche per la Valsesia, territorio che da sempre vive la necessità di collegamenti più rapidi verso la pianura, i capoluoghi e le principali direttrici autostradali. In questo contesto assume particolare rilevanza l’incontro che si è svolto nella mattinata di sabato 15 novembre, all’Hotel Agorà di Biella, dal titolo “Viabilità: Prospettive per il Biellese”, promosso dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Un appuntamento dedicato alle infrastrutture stradali e ferroviarie, con un focus sul nuovo tracciato della Pedemontana piemontese e sui collegamenti ferroviari con i capoluoghi: opere destinate a migliorare anche l’accessibilità verso la Valsesia.

Apertura dell'incontro con i saluti istituzionali Sindaco di Biella, Marzio Olivero, ha ricordato l'importanza dei collegamenti stradali e ferroviari:

«La ferrovia è sempre stata fondamentale per il Biellese e deve tornare ad esserlo, così come la futura superstrada Biella–Ghemme. Quando si parla di viabilità penso sempre a Orazio Scanzio. Di questi temi si discute da moltissimo tempo: il Biellese ha iniziato a soffrire con la crisi del tessile, dopo essere stato un distretto solido e un vero motore sociale. Questo incontro è quanto mai opportuno: il nostro territorio ha bisogno di presenza, di visione e della determinazione di non perdere più occasioni.»

Il presidente della Provincia, Emanuele Ramella Pralungo, ha evidenziato l’importanza dell’incontro come stimolo per la Provincia di BIella:

«L’oggetto del convegno di oggi deve essere uno stimolo per il territorio, con l’auspicio che il progetto si concluda nei tempi previsti e  nell’unità di intenti, un aspetto fondamentale quando si tratta di grandi opere. Abbiamo impiegato quattro anni per progettare, ora dobbiamo finalizzare, senza lasciare che questioni politiche rallentino ulteriormente. Questo convegno deve essere l’inizio di un ragionamento serio tra le forze politiche: una volta presa una direzione, occorre portarla fino in fondo. Guardiamoci negli occhi e perseguiamo ciò che abbiamo deciso insieme.»

Sulla fase pratica l'amministratore delegato di ANAS, Claudio Andrea Gemme ha tracciato un profilo del progetto sotto l'aspetto tecnico:

«Il progetto della Pedemontana Piemontese procede secondo le tappe previste. Parliamo di un nuovo tracciato di 15 chilometri, per un investimento di 302,8 milioni di euro, con quattro svincoli e sei viadotti, tra cui quello sul fiume Sesia lungo 820 metri.
Con il completamento del monitoraggio ambientale e delle indagini preliminari abbiamo potuto risolvere molte interferenze, dal metanodotto alle linee elettriche. L’impresa ha consegnato il progetto esecutivo, attualmente in verifica dai tecnici ANAS. Se non emergeranno criticità, contiamo di trasmetterlo agli enti valutatori entro fine 2025 e di avviare i lavori nel primo trimestre 2026.»

Marco Gabusi, assessore ai trasporti Regione Piemonte

«La data importante sarà quella in cui potremo finalmente percorrere la nuova infrastruttura con l’automobile. La Pedemontana rappresenta un intervento strategico, arricchito dal ripristino del fiume Sesia e dal recupero di materiali direttamente dall’alveo, con un notevole risparmio su costi e trasporti.

Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari, siamo consapevoli che gli attuali due collegamenti diretti da Biella a Torino non sono sufficienti. Stiamo lavorando affinché l’accesso al nodo torinese diventi più semplice ed efficiente per il territorio biellese.»

Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte, ha richiamato l'attenzione puntando sul pragmatismo e su come la regione potrà diventare sempre più protagonista:

«Anche se ci sono voluti 50 anni per arrivare fin qui, è fondamentale sbloccare le opere e concentrarsi su ciò che serve realmente. Il Piemonte sta già lavorando a numerosi collegamenti, anche internazionali, e sta diventando uno snodo strategico a livello europeo per lo smistamento e la logistica delle merci. Gli investimenti nelle infrastrutture favoriranno la crescita economica e renderanno i territori più competitivi e accessibili.»

Gilberto Pichetto Fratin, Ministro Ambiente e Sicurezza Energetica ha ripercorso l'iter, le molte difficoltà e la perseveranza nel in tutti questi anni:

«Ricordo bene tutti i tavoli istituzionali a cui ho partecipato fin dal 1975: un percorso lungo e complesso, caratterizzato da passaggi difficili, problemi sopraggiunti e, talvolta, dall’urgenza di destinare risorse ad altre priorità, come le emergenze alluvionali.
Nonostante tutto, la Pedemontana resta un’opera strategica per il Biellese. Dopo decenni di attese, rappresenta un’infrastruttura capace di generare ricadute economiche e sociali significative, migliorare l’accessibilità e rendere ancora più attrattivo un territorio che già oggi vanta un’elevata qualità della vita.»

«Lo stesso lungo percorso ha riguardato anche la rete ferroviaria biellese. Alle prime riunioni si parlava di un territorio inserito nei “rami secchi”, ma oggi, grazie al lavoro svolto negli anni, la Biella–Santhià è stata elettrificata e si sta lavorando concretamente anche alla Biella–Novara. Non è un percorso semplice, ma dimostra che il Biellese non è più un ramo secco: è un territorio su cui si investe e su cui si continua a costruire futuro.»

Ha inoltre sottolineato l’importanza dell’opera stradale come volano economico e sociale: «Nonostante decenni di attesa, la Pedemontana resta strategica per il Biellese, con ricadute economiche e miglioramento della qualità della vita per i cittadini.»

L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle principali opere viarie e ferroviarie nel Biellese, con particolare attenzione alle esigenze del territorio e ai futuri investimenti infrastrutturali.

Mauro Benedetti