ATTUALITÀ - 15 novembre 2025, 09:21

Sicurezza idrica: "No al consorzio di bonifica. L'area del Sesia garantisce autonomia"

Confagricoltura Vercelli-Biella: "Va difeso il modello agricolo che ha funzionato per 170 anni"

Sicurezza idrica: "No al consorzio di bonifica. L'area del Sesia garantisce autonomia"

Confagricoltura Vercelli-Biella esprime una posizione netta contro l’ipotesi di trasformare l’Associazione Irrigua Ovest Sesia in consorzio di bonifica. Alla luce della recente condivisione, da parte dei vertici dell’Associazione, della proposta di bonifica con la Regione, l’organizzazione agricola mette in guardia dal rischio di stravolgere un sistema di gestione dell’acqua considerato efficiente, autonomo e profondamente radicato nella tradizione agricola del territorio.

«Siamo l’unica associazione agricola di categoria che si oppone apertamente – afferma Confagricoltura – a fronte del silenzio delle altre. Difendiamo un modello che funziona, perché difendiamo gli agricoltori e la loro autonomia nella gestione dell’acqua».

Un sistema storico che garantisce irrigazione e sicurezza del territorio

Con oltre 170 anni di attività, l’Ovest Sesia rappresenta un unicum a livello nazionale: un sistema di autogoverno creato dagli agricoltori per assicurare irrigazione e sicurezza idraulica. La rete idrica vercellese, nata per servire i campi, si è rivelata nel tempo un fondamentale presidio di difesa idrogeologica, capace di regimare le acque meteoriche e prevenire il rischio di alluvioni.

Secondo Confagricoltura, questo equilibrio non deve essere compromesso da riforme imposte dall’alto o da modelli adottati in altre regioni che non rispettano la specificità piemontese. Ogni innovazione, sottolinea l’associazione, deve nascere dal confronto con il mondo agricolo.

La gestione diretta da parte degli agricoltori ha garantito, negli anni, interventi tempestivi, profonda conoscenza del territorio e costi di esercizio contenuti.

Il rischio di una gestione burocratica e distante dalle imprese agricole

Per Confagricoltura, la trasformazione dell’Ovest Sesia in consorzio di bonifica porterebbe inevitabilmente a un appesantimento burocratico, con l’introduzione di rappresentanti politici nei consigli di amministrazione e una minore flessibilità operativa.

«Non si può pensare di sostituire un sistema virtuoso con una struttura più rigida e lontana dagli agricoltori – ribadisce l’organizzazione –. L’acqua è una risorsa vitale e deve restare nelle mani di chi la conosce e la utilizza ogni giorno».

Tra i punti più critici c’è anche il possibile “piano di classifica”, che rischierebbe di introdurre nuovi oneri per le acque di scolo e di colatura, aumentando i costi per le aziende agricole e, potenzialmente, per la collettività.

Le perplessità sul progetto idroelettrico

Confagricoltura manifesta inoltre preoccupazione per l’adesione dell’Ovest Sesia al progetto di Coutenza per la realizzazione di una centrale idroelettrica sul canale Cavour, deliberata senza un adeguato coinvolgimento del mondo agricolo.

Pur senza entrare nel merito tecnico dell’opera, l’associazione si interroga sul motivo per cui si voglia introdurre un ulteriore vincolo su un comprensorio irriguo che non ha ancora superato le criticità emerse durante la siccità del 2022.

Gli introiti derivanti dalla vendita dell’energia elettrica rappresentano certamente una componente rilevante del bilancio dell’Associazione irrigua, ma – avverte Confagricoltura – non devono compromettere l’approvvigionamento idrico del territorio.

In vista del rinnovo degli organi direttivi dell’Ovest Sesia, in programma il 2 dicembre, Confagricoltura auspica che la nuova dirigenza sia consapevole dei rischi connessi alla trasformazione in consorzio di bonifica.

«Il futuro della gestione irrigua del Vercellese deve restare nelle mani degli agricoltori – conclude Confagricoltura – nel solco di una tradizione che da oltre un secolo garantisce equilibrio idraulico, sicurezza e prosperità agricola al territorio».

C.S, G. Ch.