Gattinara - 04 dicembre 2025, 10:37

Gattinara affronta la rimozione dei cassonetti per gli abiti usati: “Una conseguenza di una crisi europea del settore tessile”

Gattinara affronta la rimozione dei cassonetti per gli abiti usati: “Una conseguenza di una crisi europea del settore tessile”

A Gattinara, come in diversi comuni del Vercellese, nelle ultime settimane si è assistito alla progressiva eliminazione dei cassonetti dedicati alla raccolta degli abiti usati. Una misura che non nasce da una decisione autonoma del Comune, ma dalla necessità di far fronte a una situazione straordinaria che sta mettendo sotto pressione l’intera filiera dei rifiuti tessili a livello europeo.

Il settore, infatti, sta attraversando una fase di forte instabilità. L’entrata in vigore della normativa sulla Responsabilità Estesa del Produttore (EPR) per i prodotti tessili, unita alle tensioni geopolitiche e alla crescente concorrenza dei mercati orientali, ha ridotto drasticamente le possibilità di recupero e saturato molti siti di stoccaggio. Gli operatori incaricati della raccolta si trovano così nell’impossibilità di garantire ritiri regolari, con inevitabili accumuli di materiale attorno ai cassonetti.

Questa situazione ha generato disagi evidenti: contenitori colmi, depositi improvvisati nei pressi delle aree di raccolta e un progressivo peggioramento del decoro urbano. Per evitare ulteriori criticità, il Consorzio Co.Ve.Va.R. ha avviato la rimozione dei cassonetti presenti sul territorio, considerata la difficoltà oggettiva delle società incaricate.

In attesa che il settore ritrovi un equilibrio operativo, i capi non più utilizzabili potranno essere conferiti presso l’isola ecologica comunale. L’Amministrazione di Gattinara assicura di seguire costantemente l’evoluzione del quadro normativo e di lavorare con il Consorzio per individuare soluzioni che possano essere stabili e durature.

«Quello che sta accadendo – spiega la sindaca Maria Vittoria Casazza – non è un problema circoscritto al nostro Comune, ma il riflesso di una transizione epocale che riguarda tutta l’Europa. La rimozione dei cassonetti è stata necessaria per evitare situazioni di degrado in un momento segnato da forti cambiamenti normativi e di mercato».

La prima cittadina ricorda inoltre l’importanza di donare con consapevolezza: «Chi desidera consegnare i propri abiti alle associazioni benefiche deve prestare attenzione alla qualità dei capi. Servono indumenti puliti, in buono stato e realmente utilizzabili. Un gesto di aiuto deve essere concreto: donare capi rovinati o poco adatti all’uso quotidiano rischia di trasformarsi in un ulteriore problema per chi opera nel volontariato».

Redazione J.B.