EVENTI - 19 dicembre 2025, 09:51

Monitoraggio dei rapaci alpini, anche la Valsesia all’incontro annuale di Valdieri

Monitoraggio dei rapaci alpini, anche la Valsesia all’incontro annuale di Valdieri

Si è svolto sabato 13 dicembre a Valdieri il tradizionale incontro annuale dedicato al monitoraggio dei rapaci alpini e ai Progetti Gipeto e Migrans, appuntamento che ha riunito enti e volontari impegnati nello studio e nella conservazione dell’avifauna.

L’evento, organizzato dalle Aree Protette delle Alpi Marittime insieme ai Parchi delle Alpi Cozie, centro di referenza regionale per avvoltoi e rapaci alpini, ha visto la partecipazione di circa cento persone tra rappresentanti istituzionali e volontari. Nel corso della giornata sono stati presentati i risultati dei monitoraggi 2025 in Piemonte e nelle aree confinanti: nell’ambito del solo Progetto Migrans sono stati registrati 6.824 avvistamenti di rapaci e grandi veleggiatori, a conferma dell’importanza del lavoro di osservazione e raccolta dati.

Spazio anche al racconto dell’attività del C.R.A.S. ODV, attraverso le storie di due rapaci curati e successivamente rimessi in libertà, e alla presentazione del volume “Il gufo reale. Biologia, status, conservazione” di Bruno Caula, dedicato a una delle specie simbolo dell’avifauna alpina.

Per il secondo anno consecutivo ha partecipato all’incontro anche l’Ente di gestione delle Aree Protette della Valsesia. La direttrice Lucia Pompilio ha illustrato i dati aggiornati sulla presenza di Gipeto e Grifone nel territorio valsesiano, portando l’esperienza locale all’interno di un confronto di respiro interregionale.

Hanno preso parte al convegno numerose realtà attive nella tutela ambientale, tra cui il Parc national du Mercantour, Envergures Alpines, l’Unione Montana del Pinerolese, il Parco Nazionale del Gran Paradiso, le Osservazioni Ornitologiche delle Valli di Lanzo, il Parco Naturale Regionale del Beigua e le Aree Protette del Monviso.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto alla rete di volontari che, anno dopo anno, dedica tempo e competenze al monitoraggio, trascorrendo intere giornate “con il naso all’insù” e contribuendo in modo determinante alla conoscenza e alla tutela dei rapaci alpini.

Redazione J.B.