ATTUALITÀ - 20 marzo 2020, 11:11

Coronavirus, sospesa l'attività al Pronto Soccorso di Borgosesia. Delmastro: "Si valutino opzioni alternative"

Anche la Fondazione Valsesia si unisce con forza alle voci di richiesta di ritirare il provvedimento di chiusura: "Una scelta che avrebbe effetti devastanti sulle elementari garanzie di salvaguardia della salute degli abitanti delle nostre valli"

Coronavirus, sospesa l'attività al Pronto Soccorso di Borgosesia. Delmastro: "Si valutino opzioni alternative"

"Considerato lo stato emergenziale e l'esigenza di proseguire a riorganizzare il sistema di offerta e di liberare professionisti medici per garantire le terapie da prestare a pazienti Covid, si dispone la sospensione dell'attività dei seguenti pronti soccorso\PPI: Giaveno, Venaria, Lanzo, Nizza, Borgosesia, Bra, Ceva". Questa la nota emessa nella giornata di ieri, 19 marzo, a firma del responsabile del settore di programmazione dei servizi sanitari Franco Riba, del direttore alla sanità Fabio Aimar, dell'assessore alla sanità Luigi Icardi, del vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso e del commissario dell'Unità di crisi Vincenzo Coccolo.

"I Direttori Generali in indirizzo - si legge nella comunicazione - devono quindi provvedere subito a riorganizzare i percorsi e l'attività aziendale in coerenza con detta disposizione, liberando le risorse, secondo le necessità COVID, entro e non oltre 3 giorni dalla presente. Altresì si richiede ai Direttori di dare ampia informazione alla popolazione di non recarsi nei pronti soccorso oggetto di sospensione, mediante i mezzi di stampa, comunicando ai medici di base, al proprio personale e su tutti i canali idonei l'informazione (ivi comprese le indicazioni stradali)".

Una scelta che lasciato interdetta l'intera Valsesia, di cui si è fatto portavoce l'onorevole Andrea Delmastro: "Ho interloquito con il Presidente della Regione Alberto Cirio sulla presunta e minacciata chiusura del Pronto Soccorso di Borgosesia - spiega - e voglio ringraziarlo perché, pur nell'emergenza coronavirus, ha manifestato la sua disponibilità a valutare opzioni alternative. Ora è necessario lavorare per coniugare la necessità di mantenere il presidio e per trovare risorse da destinare al coronavirus. Sono sicuro che, anche con i sindaci del territorio e con il collega Paolo Tiramani, sapremo trovare soluzioni alternative".

Anche la Fondazione Valsesia si unisce con forza alle voci di richiesta di ritirare il provvedimento di chiusura: "Una scelta che avrebbe effetti devastanti sulle elementari garanzie di salvaguardia della salute degli abitanti delle nostre valli".

bi.me.

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