Ci sono passioni che corrono su strada, e non si fermano mai. Come le sette vite dei camion storici di Carlo Marazzato, che in un decennio sono stati salvati dal rischio di oblio, abbandono e demolizione sicura, trasformandosi in quella che, di fatto, è la più grande collezione d’Europa di mezzi pesanti d’epoca.
La sola in grado di testimoniare perfettamente l’evoluzione dei trasporti del Novecento, attraverso una carrellata di oltre 200 magnifici esemplari tutti perfettamente restaurati e riportati agli antichi splendori delle condizioni di origine.
Un magnifico e stupefacente tributo carico d’affetto sincero, di viva stima e gratitudine profonda che Carlo Marazzato ha voluto dedicare alla memoria sempre viva e presente del padre Lucillo: che il 17 maggio del 1952, con il primo autocarro acquistato con fatica e sudore nel Dopoguerra, dava avvio a una storia industriale fatta di lavoro, coraggio e successo che si chiama ‘Gruppo Marazzato’, oggi trasformatasi nella prima realtà italiana leader di settore nelle bonifiche ambientali e soluzioni per il pianeta.
Una favola che viaggia su gomma, oggi come ieri, e che il fascino del camion d’epoca contribuisce ad accrescere sempre più, di generazione in generazione, unendo virtuosamente la competenza e la passione di Carlo con la lungimiranza e la strategia dei figli Alberto, Luca e Davide oggi alla guida dell’azienda, per dare tutti insieme e nella stessa direzione a questa immensa collezione la giusta cornice nel tempo, attraverso idonei e virtuosi progetti di valorizzazione sia museali che on line attualmente in fase di studio.
Ecco che cosa Carlo Marazzato ha raccontato ai microfoni di Mauro Benedetti di Newsbiella.it nel primo appuntamento girato presso lo showroom privato dell’Associazione di Veicoli Storici ‘4 Assi Piu’, a Stroppiana, nel Vercellese.