ATTUALITÀ - 09 giugno 2021, 09:50

Parte la verifica sul personale sanitario non vaccinato

In Asl sono 271 le persone che non hanno ancora aderito alla campagna. Avvio della procedura anche per i lavoratori esterni, come Rsa e strutture residenziali per disabili

Parte la verifica sul personale sanitario non vaccinato

Partono i controlli e le campagne di recupero per il personale sanitario non vaccinato.

Un'attività che la legge delega alle Asl alle quali, nei giorni scorsi sono stati consegnati gli elenchi delle persone che operano in sanità (medici, infermieri e Oss non solo di ospedali ma anche di strutture del territorio come case di riposo e centri residenziali) e che non hanno adempiuto all'obbligo vaccinale.

In Piemonte si tratta di circa 20mila persone: non tutte sono no-vax: tra loro ci casi di differimento o esonero per malattia o altre cause.

«All'interno dell'Asl - spiega il direttore generale Eva Colombo - il fenomeno ha connotati molto ridotti: su 2.230 dipendenti sono 1959, ovvero l’88%, quelli immunizzati. I non vaccinati sono 271 e con loro avvieremo subito un confronto diretto, seguendo la procedura di invito alla vaccinazione secondo la legge».

Verifiche anche per gli esterni, come i lavoratori delle Rsa. A chi non risulta vaccinato verrà chiesto conto delle motivazioni e, in caso di mancata risposta, sarà effettuata un'iscrizione d'ufficio per cui l'interessato riceverà l'appuntamento per la vaccinazione con l’indicazione di ora e luogo. Se non seguirà l’invito, l’Asl emetterà un atto di accertamento di inadempimento all’obbligo vaccinale, che sarà trasmesso al datore di lavoro».

Due le strade possibili previste dalla legge: sospensione dalle mansioni (senza retribuzione) o spostamento ad altra attività.

redazione Vercelli

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