Di strada ne è stata fatta da quel 2 giugno 1946 quando 21 donne vennero per la prima volta elette con il voto delle donne ed entrarono a far parte di quella “Assemblea Costituente” che avrebbe scritto la nostra Costituzione.
Solo 21 donne su 556 “Padri Costituenti” parteciparono alla costruzione del primo cambiamento epocale della nostra storia moderna.
Furono poche ma lasciarono il segno diventando le pioniere e le ispiratrici della nascita e della crescita del movimento femminile dei partiti.
Noi donne di tutte le colorazioni politiche, da allora, ne abbiamo fatta di strada.
Negli anni è cresciuto il nostro impegno nella società civile, nel lavoro, nelle professioni e nelle Istituzioni, dai Sindaci ai Ministri, crescendo di importanza sia in Italia che in tutta Europa.
Ci troviamo ora nel bel mezzo di un altro cambiamento epocale e l’incontro del 12 giugno vuole essere uno stimolo a prepararci alla sfida principale e motore di questo cambiamento: la gestione del Recovery Fund.
Gestione da affrontarsi, sia nella sua fase preparatoria riguardante le riforme primarie, come quelle relative alla burocrazia, alla giustizia ed al fisco e propedeutiche alla concessione di questo straordinario “strumento comunitario”, sia nella successiva fase realizzativa.
E non a caso uno dei punti importanti del Recovery Plan prevede uno specifico investimento nella imprenditoria femminile come uno dei presupposti alla ripartenza verso un equilibrato sviluppo che abbia come obiettivo la tutela e la crescita della Next Generation.
È proprio ai giovani che il Recovery Plan dovrà porre una particolare attenzione; sono loro i soggetti del nostro futuro da immunizzare dal virus quanto prima e da riconnettere subito con la socialità perduta attraverso una ritrovata scolarità.
Essenziale sarà dotare loro di una robusta fornitura di riforme come quelle ricordate e senza le quali con ogni probabilità anche il Recovery Plan porterà a risultati deludenti.
Il messaggio che sortirà dall'incontro con il Sottosegretario Deborah Bergamini dovrà essere questo: chi ci sta governando avrà bisogno del supporto di idee e di iniziative di tutte noi donne, indipendentemente dai partiti politici di appartenenza e questo noi donne siamo disposte orgogliosamente a supportarlo.
Maria Cristina Patrosso