Certificare il danno: attraverso foto, ricevute fiscali, fatture, perizie. E' il primo consiglio che il presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco del comune capoluogo, Andrea Corsaro, danno a concittadini e aziende danneggiate dall'ondata di maltempo che, mercoledì, si è abbattuta sul vercellese.
Nella mattina di venerdì, a due giorni dal violento nubifragio con raffiche di vento arrivate fino a 100 chilometri orari, il presidente Cirio è arrivato in città e ha incontrato i sindaci dei centri maggiormente colpiti dal maltempo.
«La richiesta di proclamazione di stato di emergenza è stata subito avanzata dal Comune e il presidente ha dato l'immediata adesione. Il rione colpito è nuovamente quello dei Cappuccini che aveva già patito i danni dell'alluvione di ottobre e la raccomandazione ai cittadini è quella di documentare tutto», ha sottolineato il sindaco Corsaro che poi, insieme a una delegazione di amministratori locali e regionali ha accompagnato Cirio nelle zona maggiormente colpite.
Moltissime le problematiche emerse dai brevi interventi degli amministratori locali: dal pubblico al privato alle attività produttive, la situazione è difficile per tutti.
«A Trino, tra le varie emergenze, vogliamo segnalare in particolare i danni negli stabili di edilizia sociale – ha sottolineato la vice sindaco Elisabetta Borgia -: questo problema coinvolge il rapporto tra Comune, cittadini e Atc e dunque richiede una risposta attenta e puntuale».
Chiede chiarezza e tempi certi Lillo Bongiovanni, vicesindaco di Asigliano: «Il paese ha avuto due disastri a distanza di due anni – dice -. Diventa difficile rapportarsi in questa situazione: la procedura di ricognizione dei danni è una scalata che il privato deve fare tra mille difficoltà. Il Comune si è messo a disposizione per aiutare tutti e la popolazione lo sa, ma è importante che le procedure siano chiare e i tempi certi. Mettetevi nei panni di un amministratore: vediamo erogare Redditi di Cittadinanza sulla base di procedure che a volte si rivelano discutibili e poi non riusciamo a dare un contributo da 500 euro per un parabrezza o da 2000 euro per un tetto divelto. Aiutate i piccoli Comuni che ogni giorno si mettono in prima linea al fianco dei cittadini».
Richieste di un'attenzione particolare anche per le aziende mentre, il sindaco di Crescentino, Vittorio Ferreo, ha rilevato come «in 20 minuti abbiamo registrato 70 millimetri di acqua mista a grandine che hanno mandato in tilt il sistema di smaltimento delle acque e creato danni enormi alle aziende agricole: decine di ettari di mais sono stati trinciati dalla grandine tra Crescentino e il confine con il torinese. Le aziende stesse hanno avuto danni alle strutture, così come i privati. Danni rilevanti anche agli edifici del centro storico, dove sono volati via molti coppi e diversi tetti sono stati scoperchiati. La comunità ha risposto subito, siamo abituati a rimboccarci le maniche e metterci al lavoro, ma ci serve un segnale di agevolazione che aiuti chi vuol ripartire».
Tricerro segnala danni importanti al campanile e al cimitero, dove sono state divelte la recinzione e le coperture delle cappelle e la struttura è stata chiusa in attesa degli interventi ma anche molti problemi ai privati: «Arrivare a casa di una persona che ha il tetto scoperchiato e vederla piangere perché non ha un'assicurazione fa male al cuore», dicono dall'amministrazione. Problemi non dissimili per gli altri territori: da Fontanetto a Desana, dove sono stati segnalati alberi caduti su auto in sosta con una serie di problematiche connesse.
Ad assicurare l'attenzione a livello nazionale è il parlamentare Paolo Tiramani, presente all'incontro così come il presidente della Provincia Eraldo Botta e i consiglieri regionali del territorio Alessandro Stecco e Carlo Riva Vercellotti.