ATTUALITÀ - 01 marzo 2023, 09:43

Crisi idrica, siccità, gestione delle risorse. Due ministri e un sottosegretario al convegno di Vercelli

Dati preoccupanti: il deficit pluviometrico rispetto alla media mensile si attesta al 63,6%, arrivando a toccare -81,1% sul bacino della Sesia

Crisi idrica, siccità, gestione delle risorse. Due ministri e un sottosegretario al convegno di Vercelli

Una crisi idrica consolidata che non può essere affrontata con qualche precipitazione. In Piemonte, nonostante a gennaio sia piovuto l’80% in più dell’anno scorso, il deficit pluviometrico rispetto alla media mensile si attesta al 63,6%, arrivando a toccare -81,1% sul bacino della Sesia. Le speranze idriche per i prossimi mesi sono riposte nel + 64% di neve caduta in montagna rispetto all’anno scorso, il cui scioglimento è però condizionato da un andamento delle temperature, ormai imprevedibile.

Sempre in Piemonte, è molto grave la situazione di tutti i fiumi, che continuano a calare di settimana in settimana, registrando portate inferiori a quelle dell’anno scorso: Tanaro (-77,72%) e Sesia (-70,4%) registrano i deficit più significativi.

In Valle d’Aosta, solo sulle Grandes Murailles lo spessore del manto nevoso è aumentato rispetto alla settimana scorsa, perchè la coltre bianca, presente sulla regione, é generalmente inferiore allo scorso anno, la Dora Baltea è in calo (18,60 metri cubi al secondo, contro una media di Febbraio pari a mc/s 27,3).

Tra i grandi bacini, emblematica è la condizione del lago Maggiore che, pur essendo risalito al 39% del riempimento, resta abbondantemente sotto la media, al pari degli altri invasi lacustri, tra cui si segnala che la più grande riserva idrica italiana, cioè il lago di Garda, è ormai a pochi centimetri dal minimo storico.

In Piemonte, regione con aree sorprendentemente a conclamato rischio desertificazione, calano i livelli dei fiumi ed il deficit nel manto nevoso arriva a toccare il 50%. Per quanto riguarda la situazione della falda acquifera, scrive l'Arpa: «L'analisi dei dati relativi al primo mese del 2023 conferma la situazione registrata durante tutto l'anno 2022, evidenziando scostamenti rispetto alla media storica del mese con valori superiori al 75° percentile».

Una situazione allarmante, con 7 comuni piemontesi costretti in febbraio a dissetare i propri cittadini con l'ausilio delle autobotti e altre 70 amministrazioni locali già in preallarme.

Al tema della gestione della risorsa idrica è dedicato il convegno in programma il 20 marzo al Teatro Civico di Vercelli, “100 anni di bonifica. L’acqua tra disponibilità, sostenibilità e sicurezza, quali infrastrutture per una miglior gestione”, un momento di confronto tra diversi stakeholders e i rappresentanti istituzionali che possono intervenire nella riduzione del rischio idrogeologico e nel potenziamento della rete irrigua ai fini di migliorare la distribuzione dell’acqua, risorsa sempre più scarsa.

Al convegno sono attesi i ministri Gilberto Pichetto Fratin, Matteo Salvini e il sottosegretario Luigi D'Eramo e tutti i principali attori del settore.

Il 2023 segna la chiusura degli eventi per il centenario del Congresso delle Bonifiche Venete di San Donà di Piave in cui vennero poste le basi a livello nazionale della bonifica integrale e, contestualmente, i 170 anni dell’Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia, prima grande associazione irrigua piemontese, associato ad Anbi.

Forti di questa identità e consapevoli di un ruolo sempre più delicato dei Consorzi di bonifica e di irrigazione, Anbi Nazionale, Anbi Piemonte e Ovest Sesia si avvalgono di questa ricorrenza per rimarcare la vocazione consortile, il servizio all’agricoltura e la gestione del patrimonio idrico in chiave di bene comune, di equilibrio sistemico e di prevenzione civile.

«E' nostro dovere coordinarci tra tutti gli attori di questa situazione di allerta – spiega l’assessore alla tutela del suolo e protezione civile della Regione, Marco Gabusi, presentando il convegno - con l'obiettivo comune di mettere in atto strategie condivise per diminuire nell’immediato lo spreco delle risorse idriche, sia progettando nuove infrastrutture che ottimizzando quelle esistenti. La nostra Regione è sempre stata all'avanguardia nella progettazione ingegneristica; già dagli anni 70 il nostro Politecnico stava lavorando su diversi progetti sperimentali per il contenimento dello spreco dell'acqua. Ora forti della nostra cultura sia progettuale che agronoma dobbiamo unire le competenze di ognuno per rispondere a quella che da allerta, può trasformarsi in vera e propria emergenza».

L’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati sottolinea: «Con la perturbazione che ha interessato il Piemonte nella giornata di domenica, giunta a un mese dall’ultima, ci sono state nevicate diffuse oltre i 1000 metri, sulle Alpi Marittime e sulle Alpi Liguri, con circa 65 centimetri di neve fresca, dai 30 ai 50 centimetri nel torinese e dai 10 ai 15 centimetri nel vercellese e in Ossola. Ma siamo comunque a -40% di innevamento rispetto alla media degli ultimi 30 anni e questo ci fa supporre che si prospetti una stagione secca. La soluzione sta nella realizzazione di invasi, grandi, medi e piccoli; stiamo definendo una strategia e delle priorità, analizzando caso per caso, costi - benefici. Solo fino a tre anni fa quando si parlava di realizzare invasi, la risposta unanime era No. Oggi la situazione è cambiata, c’è stato un cambio di passo culturale, decisamente positivo per avere al nostro fianco anche le realtà locali. Dobbiamo programmare, strutturarci al meglio per mettere in salvaguardia la risorsa acqua».

L’obiettivo del convegno è porre l’attenzione alle tematiche legate alle politiche di adattamento, alle conseguenze dei cambiamenti climatici e alla gestione della risorsa idrica. 

«E’ necessario trovare soluzioni pragmatiche al problema della siccità e il convegno richiama i soggetti istituzionali a valutare progetti e opportunità per affrontare il deficit idrico - aggiunge assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa - Al ministero delle Politiche agricole la Regione ha proposto di realizzare un progetto pilota su micro invasi come linea guida per la realizzazione di progetti a livello territoriale. Al tempo stesso la Regione ha previsto un programma di investimenti 2023-2027 per l’irrigazione in agricoltura per 55 milioni di euro, a sostegno dei Consorzi irrigui e delle aziende agricole». L’efficientamento di quelle esistenti per trattenere l’acqua di eventi meteo sempre più rari. Bisogna prendere atto che, se complessivamente l’Italia rimane un Paese idricamente fortunato, nelle regioni settentrionali c’è sempre meno acqua disponibile.

redazione Vercelli

SU