ATTUALITÀ - 18 aprile 2023, 15:14

Convenzione firmata tra Unione Montana e ASL

Firmata, il 7 aprile u.s., la convenzione tra Unione Montana e Asl VC, ora gli appartamenti della Comunità L’Albero di Portula sono pronti per ospitare cinque ospiti, a cui offrire un’esperienza di vita autonoma in una struttura protetta

Convenzione firmata tra Unione Montana e ASL

«Purtroppo anche questo bel progetto è diventato oggetto di polemica – commenta Francesco Nunziata, Assessore ai Servizi Sociali dell’Unione Montana Valsesia – capisco che le tempistiche si siano dilatate più del previsto, e che dall’inaugurazione dei locali all’attivazione del servizio sia passato molto tempo ma, come peraltro ho avuto modo di comunicare verbalmente più volte all’Associazione Handicappati della Valsessera, bisogna pensare che si tratta di un servizio molto delicato, per il quale vanno stabilite in modo inequivocabile modalità di accesso e di gestione. Venerdì 7 aprile l’Unione Montana e l’Asl, con il Presidente Pietrasanta e la DG Colombo, hanno sottoscritto la Convenzione che di fatto pone le basi per poter aprire le porte degli appartamenti a coloro che hanno le caratteristiche per poterli abitare».

Nunziata spiega che al momento nella Comunità sono già ospitati due soggetti autosufficienti con media disabilità che potranno cominciare la loro vita negli appartamenti: «Per quanto riguarda i rimanenti tre soggetti – aggiunge l’Assessore Nunziata – non sarà difficile individuarli tra i nostri assistiti, o anche nel territorio dei consorzi limitrofi: offriamo una grande opportunità per l’acquisizione di un’indipendenza preziosa, addirittura anche la prospettiva di un inserimento futuro nel mondo del lavoro. Un progetto che fa bene sia agli ospiti che ai loro familiari, soprattutto nel caso di genitori anziani preoccupati per il futuro dei loro figli: l’idea si poggia infatti sui principi contenuti nella Legge 112/2016, conosciuta come “Dopo di noi”, che pone il tema di operare a favore della promozione di una vita il più possibile indipendente per le persone con disabilità. È proprio in quest’ottica che questo tipo di residenzialità mette al centro la dimensione evolutiva delle persone – spiega ancora l’amministratore – con l’obiettivo di favorire l’autonomia degli ospiti, stimolando le loro capacità personali».

L’unità abitativa denominata Noikos è composta una camera singola e due doppie, oltre a spazi comuni che verranno condivisi dagli ospiti. Le persone che vivranno negli appartamenti, come previsto dalla convenzione, condivideranno gli spazi della casa, ma ciascuno di loro avrà un proprio progetto di vita, vivendo il proprio tempo lavorativo o libero secondo le proprie aspirazioni, sempre con l’ausilio della presenza di educatori e assistenti familiari in caso di necessità.

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