COSTUME E SOCIETÀ - 08 maggio 2023, 12:16

A Rassa si è spenta la Signora Irma Lora Moretto in De Fabiani, una persona che è stata molto importante per la vita sociale del paese

A Rassa si è spenta la Signora Irma Lora Moretto in De Fabiani, una persona che è stata molto importante per la vita sociale del paese

A Rassa si è spenta una stella

Di Emilio Uggeri

Guardo spesso il cielo..... e le stelle le vedo meglio, quasi fino a riuscire a contarle, sono quelle che ammiro quando il cielo lo guardo da Rassa. 
Ogni stella rappresenta una persona a noi cara e, tra quelle più luminose, mi piace pensare che siano quelle delle nostre Mamme, le figure di riferimento  più importanti del nostro generazionale  commino  quotidiano

La notte scorsa quella tra il 3 e il 4 di Maggio,  nel cielo di Rassa se n'è aggiunta una, quella di Irma, per tutti  Irmetta, la Mamma del compianto Brunetto e Ester.

Irma Lora Moretto in De Fabiani, era detta per l'appunto  'Irmetta' per via della sua straordinaria vivacità, una dote lampante che coloro che l'han conosciuta di certo ricorderanno. 

Classe '34, Irmetta era ormai da un qualche anno costretta  all'immobilità su una sedia a rotelle che, pur avendole un po'  affievolito lo spirito, le aveva lasciato  la mente lucida, e di questo ne ho direttamente avuto prova lo scorso anno quando ad una mia spiritosaggine, mi rispose con rapida arguzia e una bozza di sorriso.

Dentro di sé, le  innate doti le aveva conservate.

Fu nel 1967 che misi per la prima volta piede a Rassa; in quella Rassa di allora   2 erano i locali dove si poteva mangiare (e bene) e, la sera in particolare, dove stare un po' in compagnia:

- uno era la Locanda della Alpi, sito quasi all'inizio del paese e gestito  dall'indimenticabile Signora Rosa Patrosso in Tocchio, che chiamavano Gina (1905-1994); l'aiutava la compianta figlia signora Liliana Tocchio in Mangola (1930-2010)

- l'altro locale, poco più in su, era quello dell'Irmetta, Nonna di Bruno 'Brunetto' e Ester, locale sito in una fantastica posizione del paese, proprio a lato  dove le acque dei torrenti Gronda e Sorba si uniscono, scendendo poi col sol nome di Sorba, fino ad immettersi in quelle del fiume Sesia....  fiume che ha dato origine al nome all'intera vallata ai piedi del Monte Rosa.

Con la scomparsa di Nonna Irma, prosegue nella gestione del locale  Irma Lora Moretto in De Fabiani, anche lei detta Irmetta, spesso con l'aiuto del  giovane figlio Brunetto.

Ester, la sorella  di Brunetto, lavorava all'estero, sempre nel settore della ristorazione, importante esperienza,  che più avanti nel tempo, le  permise di gestire con maestria prima lo stesso locale di Rassa  e poi  di generarne uno nuovo all'alpe Campello, una difficile scommessa che, con Mamma Irma vinsero alla grande.

Nel 1999 il Brunetto, classe '57, al quale piaceva la pastorizia, muore d'infarto mentre con l'amico Elio Prina, stavano disossando una parte di una pecora. 

Il Prina lo aveva trovato steso a terra con il coltello ancora in pugno. 

Ricordo, e lo scrissi sul mio libro Rassa - La Cà dal Milio,  la telefonata che Ester, allora su al Campello, ricevette  per l'improvvisa scomparsa del fratello: " quando mi hanno telefonato ho intuito...dentro dentro speravo di essermi sbagliata....di aver capito male….impossibile che...impossibile...però non potevo riferirlo così  bruscamente a mia Mamma ...speravo tanto non fosse vero!'.

Di certo quando una Mamma sopravvive alla vita di un figlio, la ferita al cuore è profonda ed impossibile da rimarginare.

Ricordo mestamente lo squarcio  al cuore che subì mia suocera Piera (1920-2002), vedova di mio suocero Americo Terzoli (scomparso nel '90) la quale  perse il figlio Gennaro (1941-1998). 

Io mi sono permesso di ricordare alcune righe tristi nella viva speranza che per Ester  siano un po' di consolazione. Ester è sempre stata accanto alla sua Mamma ed in modo particolare quando la sua Mamma ne ha avuto bisogno, come a volerle restituire il favore di quanto ha fatto per lei. 

E, come tutte le persone che amiamo, queste non moriranno mai, anche se muoiono. 

Emilio Uggeri

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